Era il crepuscolo di una notte avvolta nell’ombra della suspense, i battiti dell’Australian Open anticipano il rituale del primo slam dell’anno 2024. Lo slam dei grandi ritorni
L‘Australian Open, imponente e imminente, promette una sinfonia di emozioni entusiasmanti. Dalla città di Melbourne, giungono voci ufficiali, puntuali come il richiamo di un corvo notturno, sebbene la lista delle sei wild card destinata alle donne del singolare rimaneva avvolta nell’oscurità come una nebbia misteriosa.
Come consuetudine, è nella giornata di mercoledì che la WTA proclama la lista delle prescelte, le atlete tennistiche che avranno la possibilità di invocare lo special ranking. In tempi normali, tale proclamazione sarebbe stata una nota a margine, un dettaglio trascurabile. Ma il 2024 annuncia ritorni di proporzioni epiche nel regno del tennis femminile.
Il mistero si addensa intorno a questa lista, chiusa in maniera ermetica. Nomi illustri aspettano nell’ombra, bramosi di novità, poiché lo special ranking prometteva loro la chiave d’accesso senza sacrificare una wild card. Va prestata attenzione perché lo special ranking è quella possibilità imperdibile che permette alle tenniste di tornare al gioco dopo un periodo di pausa.
Immaginatevi questo: possono utilizzare il loro vecchio ranking, quello precedente alla loro esclusione forzata, per un bell’anno intero. Ma attenzione, non è tutto rose e fiori. Il numero di tornei in cui possono sfruttare questo ranking protetto è limitato e dipende da quanto a lungo sono rimaste fuori gioco.
Se sono state ferme tra i sei e i dodici mesi, hanno otto tornei a disposizione, ma se la pausa è stata più lunga, oltre i dodici mesi, il numero di tornei sale a dodici.
Ora veniamo alle giocatrici, le eroine del tennis. Abbiamo otto ragazze pronte a tornare nell’arena: Jennifer Brady, Angelique Kerber, la regina di Melbourne nel 2016, Ajla Tomljanovic, la potente Naomi Osaka, vincitrice nel 2019 e nel 2021, Amanda Anisimova, Caty McNally, l’immarcescibile Aleksandra Krunic, Hsieh Su-wei. Non c’è traccia di Emma Raducanu, ma tenetevi pronti, perché Caroline Wozniacki e Venus Williams potrebbero scendere in campo grazie a una wild card.
A tenere banco è il caso Anisimova. La sua situazione, come un racconto gotico, è la più intrigante di tutte. Ventiduenne americana dalle origini russe, era scomparsa nelle tenebre dopo una sconfitta a Madrid, dichiarando la sua fuga con le parole: “La mia priorità è il benessere mentale”.
Nonostante il silenzio che avvolge il suo ritorno, il suo nome risuona tra le mura del palazzo come fra i più papabili. È nel novero delle privilegiate del ranking protetto, un’enigmatica reincarnazione dal momento che non ha mai comunicato ufficialmente il rientro alle gare.
La sua presenza al prossimo slam appare dunque avvolta in un alone di incertezza, una trama intricata di dubbi che rende il suo destino ancora più avvincente, come un capitolo oscuro di una storia mai scritta. La stessa Anisimova si è infatti immediatamente cancellata dal WTA di Hobart, che si svolge proprio a ridosso dell’Australian Open, dopo essersi iscritta.
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