Il treno Chemapions fa nuovamente tappa nella Capitale. Il pugno duro e le dichiarazioni pungenti di Joè Mourinho hanno immediatamente fatto effetto su una Roma cinica e agguerrita che a Reggio Emilia contro il Sassuolo si è imposta in rimonta grazie alla freddezza della Joya dal dischetto e un Kristensen tirato a lucido che ha sfoderato la sua miglior prestazione.
Primo tempo: Sassuolo avanti, Roma murata dai neroverdi
Bella Roma che torna a sentire il profumo dell’Europa che conta agguantando il quarto posto e centrando una vittoria che fa morale dopo le prestazioni poco soddisfacenti delle ultime uscite.
Testa alta e concentrazione, fame di vittoria e di rivalsa. Nei primi 25’ di gara accade poco o nulla. Poi è il solito Berardi a intercettare Henrique con un passaggio filtrante che viene trasformato nel vantaggio neroverde. La Roma spinge ma la squadra di Dionisi non lascia varchi aperti per il duo Dybala-Lukaku, che fa fatica ad avanzare. La prima frazione di gioco termina quindi sul parziale di 1-0.
Secondo tempo: Kristensen uomo copertina
Cosa è accaduto nell’intervallo nello spogliatoio degli ospiti non si può certo sapere, eppure, conoscendo bene lo Special One diventa semplice immaginare. Soprattutto conoscendo già il finale.
Senza mezzi termini, come sempre. Bisognava portare a casa il risultato e i capitolini in avvio di ripresa cambiano volto. Fuori Bove e Karsdrop, dentro Azmoun e Kristensen. È proprio il danese a rendere possibile la rimonta giallorossa.
Il Sassuolo rende il gioco della Roma più semplice quando al 62’ Boloca fa un’entrata folle su Paredes che gli costa il cartellino rosso. Padroni di casa in 10 e giallorossi che premono sull’acceleratore.
Il pari arriva su rigore di Dybala che dal dischetto fa sette su sette. Il penalty viene assegnato dal direttore di gara per un fallo ingenuo di Erlic su Kristensen. Sempre lui, da subentrato a protagonista. La rimonta porta il suo nome quando al 82’ beffa Consigli con un tiro da fuori, poi deviato, che termina in porta e decreta il finale sull’1-2.
Una Roma che sprizza orgoglio. Una Roma che torna a vedere la zona Champions League in attesa dell’esito del Napoli.