Martedì sera contro il Borussia Dortmund, Samuel Chukwueze ha realizzato il suo primo gol con la maglia del Milan. La giovane ala, 24 anni e approdata in estate dal Villarreal, sta vivendo la sua prima stagione rossonera. Da diverso tempo è nel giro della nazionale delle Super Eagles.
Sportitalia.com ha intervistato in esclusiva Blessed Ekene, per anni giornalista e ora agente sportivo nonché amico del calciatore.
Gol a parte, cosa pensa di questi primi mesi rossoneri di Chukwueze?
"Non è stato un inizio facile per lui a Milano, ma non c'è da sorprendersi perché la Seria A è molto dura. È passato da una squadra media a una delle più grandi del mondo e in più ha avuto qualche piccolo infortunio che lo ha bloccato. Ma è un giocatore di grande qualità e talento, come ha dimostrato contro il Dortmund. Una volta che si sarà ambientato, farà faville anche in Serie A".
Quali sono state le reazioni in Nigeria dopo martedì?
"Tutti si sono rallegrati per lui, il suo gol ha fatto tendenza sui social media nigeriani. Chukwueze è molto amato in patria e tutti noi facciamo il tifo per lui".
Prima del Milan, un lungo periodo al Villarreal.
"Giocare lì è stato un passo importante per la sua crescita perché gli ha dato l'opportunità di fare il suo mestiere senza troppe pressioni. Se ricordi, dopo il trionfo della Nigeria ai Mondiali Under 17 del 2015 stava per unirsi all'Arsenal, ma la trattativa non andò in porto. Col senno di poi, è stato meglio così per lui: ha affrontato squadre di alto livello come Real Madrid e Barcellona, e ha dimostrato di poterci benissimo stare in quella importante massima serie".
Lei conosce da tanti anni Chukwueze, che ragazzo è?
"Sì, conosco Samu dai tempi della Diamond Academy, ero un giornalista e ho parlato con lui in molte occasioni, così siamo diventati amici. È un giocatore estremamente dotato, stile Arjen Robben. Ma è anche uno molto semplice e umile. È molto legato alla sua famiglia, soprattutto alla mamma e ai fratelli. Credo che già allora sapesse di essere destinato al vertice, perché l’epilogo negativo della trattativa con l'Arsenal non ebbe ripercussioni negative su di lui, e anche se ci fossero state lui non le ha mai mostrate: rimase concentrato e continuò ad allenarsi con gli altri ragazzi fino a quando passò al Villarreal".
Quale è stato il momento migliore della sua carriera e quale il peggiore?
"Credo che la risposta migliore a questa domanda possa darla solo lui. Ma se dovessi tirare a indovinare, direi che il momento migliore è stato approdare in un grande club come il Milan, a dimostrazione del fatto che il suo talento viene apprezzato. Mentre il suo momento peggiore aver perso la finale di Europa League per infortunio, soprattutto dopo le ottime prestazioni fornite nei quarti di finale e in semifinale".
Per concludere, che idea si è fatto di questo Milan?
"È una squadra abbastanza buona. So che l'obiettivo deve essere quello di vincere lo scudetto ma sono in zona Champions League. Una volta che Samy e Rafael Leao saranno nell'undici titolare, nessuna difesa avrà più chance contro di loro".