ESCLUSIVA SI ViceCT Angola: “Coppa d’Africa? Porte ancora aperte a Nzola. Luvumbo il nostro bambino”

Da Capo Verde all'angolo diametralmente opposto dell'Africa, fra le isole di Mauritius: l'Angola di Zito Luvumbo (e Nzola) ha da poco affrontato una doppia trasferta non da poco per le qualificazioni ai Mondiali, racimolando due pareggi (entrambi per 0 a 0). 

"Viaggi enormi, pazzesco lavorare in situazioni simili. Dalle parti più a nord est a quelle più a sud-ovest di un continente come l'Africa" – esordisce Vitor Gouveia, vice allenatore della nazionale angolana, che è intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA a parlare delle ultime due partite della sua squadra e per parlare dei due protagonisti della nostra Serie A.

Come preparate questo genere di partite?

"Normalmente un problema anche per gli europei è lo scarso tempo a disposizione. In Africa però ce n'è ancora meno a volte per questi problemi, come quello dei lunghi viaggi. Cerchiamo di focalizzarli sui concetti fondamentali per noi, da trasmettere ai giocatori nel corso di due anni di lavoro.Il tipo di tattiche che vorremmo attuare in certe partite specifiche, che approccio vogliamo, il posizionamento della squadra e l'atteggiamento difensivo. Questo tipo di cose. Poi ci sono le sedute tattiche, in cui parliamo degli avversari e di come affrontarli".

Non un compito facile, insomma.

"Una cosa da pazzi come può immaginare. Difficile, ma è un'opportunità perché di insegna ad essere preparato in qualsiasi tipo di situazione, ad adattarti".

Zito Luvumbo: come lo ha trovato?

"E' il nostro "bambino", ci aspettiamo molto da lui. Perché ha alcune capacità fisiche straordinarie, come lo strapotere fisico, esplosivo, che gli fa raggiungere la massima velocità in pochi secondi. Tecnicamente è un buon giocatore, E' molto veloce, può giocare come ala se usi un modulo che  prevede questo ruolo, altrimenti anche come attaccante, come succede a Cagliari".

Sarà convocato per la Coppa d'Africa?

"Non posso rispondere, perché abbiamo molte opzioni. Ma se continuerà a giocare come sta facendo ha sicuramente le sue chances di essere chiamato".

Come ha giocato in questi due match?

"Nel primo ha fatto una buona partita. Diverse volte ha rotto gli equilibri fra le linee avversarie. Abbiamo giocato con un 3-5-2 con attaccanti più statici e Zito è stato quello che ha portato più vivacità. Ha spaziato su tutto il fronte e lo si è visto giocare anche in fascia. Il problema è uno".

Quale?

"Quello su cui sta lavorando è il fatto di poter essere decisivo nelle tante occasioni che riesce a creare, lì potrebbe fare lo step decisivo da buon giocatore a top. Le cose belle che fa deve puntare a farle più frequentemente. Ha il potenziale per riuscirci".

E nella seconda partita?

"Ha trovato avversari che hanno lasciato molto meno spazio nella sua zona, a sinistra. Zito ha giocato da ala in un 4-3-3. Ha avuto più difficoltà. Stiamo lavorando con lui anche su questo, sul riuscire a farsi sentire anche quando ha meno margine di manovra. Credo e crediamo sul fatto che sarà capace di migliorare sotto tutti questi aspetti".

Insomma, se oggi lo reputa un ottimo giocatore, pensa che con il lavoro potrà raggiungere un livello ancora più alto?

"Ci sono diversi aspetti da considerare. Dal punto di vista fisico ha tutto per arrivarci. Da quello tecnico non sarà il migliore del mondo, ma ha una buona base ed è giovane per migliorare. Quindi sì, con l'esperienza che accumulerà potrà raggiungere davvero un alto livello. Lo aiuteremo a farlo, e poi gioca in un club come il Cagliari, in Serie A e questo lo farà crescere".

Sembra giocare con grande entusiasmo. E' così? Lo vede felice in Italia?

"Non abbiamo molto tempo per parlare delle situazioni personali nei club. Ma credo che nel suo percorso abbia affrontato molte difficoltà ed ora abbia raggiunto la Serie A mentre è ancora giovane. Ha molto carattere e grande fame. Sembra felice e sembra avere fiducia al Cagliari. Deve continuare così, senza dimenticare le difficoltà che ha attraversato".

Su Nzola si è già esposto in passato con noi. Non ha preso parte neanche agli ultimi due match dell'Angola: per la Coppa d'Africa è escluso che ci possa essere?

"Come già vi dissi una volta, dipende anche da lui. E' venuto un paio di volte a giocare con noi facendo due gol ed essendo importante per la squadra. Le porte per lui sono aperte, se volesse la Nazionale. Così come sono aperte per tutti coloro che condividono il nostro modo di lavorare. Non è escluso da questa possibilità, poi quando dovremo scegliere, prenderemo delle decisioni".

Il momento di difficoltà alla Fiorentina, non è finito. Che ne pensa?

"Subito dopo la nostra intervista fece il primo gol e pensai che il momento di difficoltà fosse superato. Penso che la Fiorentina lo stia accompagnando nel suo periodo di adattamento, che può essere più lungo del previsto. Per gli attaccanti è complicato perché in certi momenti in cui hanno fiducia fanno gol senza nemmeno accorgersene e in altri invece in cui non segnano, tutto sembra più complesso".

Deve solo sbloccarsi?

"E' una questione di fiducia, ma non la vedo come una cosa drammatica: è un combattente. Lo dimostra la crescita esponenziale che ha avuto nel suo percorso, dalle serie minori alla Fiorentina. Dimostrerà tutte quelle che sono le sue qualità che hanno convinto la Viola a puntare su di lui. Farà contenti i tifosi molto presto, dategli tempo".

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