Valentino Rossi vuole far crescere il suo team (LaPresse) - Sportitalia.it
Nonostante abbia appeso il casco al chiodo da due anni Valentino Rossi resta legato a doppio filo al mondo del motomondiale e della MotoGP
Due anni fa milioni di tifosi e di appassionati di motomondiale hanno dovuto assistere loro malgrado e con enorme dispiacere al ritiro del più grande campione di sempre delle due ruote. Era l’estate del 2021 quando Valentino Rossi annunciò ‘urbi et orbi‘ il suo addio alla MotoGP, ufficializzando la conclusione inevitabile di un percorso unico e straordinario.
Il Dottore però da quello che per ventuno anni è stato il suo mondo non è mai veramente uscito. La sua scuderia, il VR46 Racing Team, sta diventando sempre più qualificata e competitiva. L’Academy che porta il suo nome sforna in continuazione giovani piloti di grande talento, alcuni dei quali già pronti a competere per il titolo mondiale.
Uno dei migliori prodotti di questa sorta di inesauribile vivaio è proprio il campione del mondo in carica, Francesco Bagnaia, che fece il suo esordio proprio nel team fondato dal fenomeno di Tavullia nel lontano 2014. Il torinese grazie a un talento indiscutibile e a un’applicazione costante si è imposto come il pilota più veloce e competitivo del Circus mondiale.
Lo scorso anno, nell’ultima gara in programma a Valencia, Bagnaia vinse il titolo anche grazie ai consigli preziosi del suo vecchio maestro. Nonostante gareggi ormai su una Ducati ufficiale, dunque formalmente rivale del team di Rossi, ‘Pecco‘ non ha mai fatto mistero di aver gradito il sostegno concreto di Valentino nel giorno più importante della sua carriera.
Consigliere e portafortuna anche quest’anno? La speranza di tutti è che la decisione di Valentino Rossi di assistere dal vivo al Gran Premio di Valencia, ultimo appuntamento del mondiale, in programma domenica prossima, abbia gli stessi effetti del 2022. Bagnaia dovrà difendere 21 punti di vantaggio sul giovane spagnolo Jorge Martin, anche lui alla guida di una Ducati. Un margine rassicurante ma non definitivo: in questo ultimo fine settimana il driver piemontese non dovrà sbagliare nulla.
A Pecco basterebbe chiudere la Sprint Race di sabato con quattro punti di vantaggio sul suo rivale per fregiarsi ufficialmente del secondo titolo iridato consecutivo. Con 25 lunghezze di distacco il pur bravissimo Martin non potrebbe più raggiungerlo. Sarebbe un grandissimo risultato per tutto lo sport italiano che forse, grazie all’appoggio di Valentino Rossi, sarà più facile raggiungere.
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