I problemi per la Ferrari non terminano mai: il finale di stagione sta diventando sempre più caotico per la scuderia di Maranello nonostante la buona prova a Las Vegas
Un’altra vicenda tiene banco in casa Ferrari: il fine settimana di Las Vegas ha portato così nuove preoccupazioni per Frederic Vasseur e per tutto il team.
La Ferrari ha accorciato le distanze dalla Mercedes ed è questa l’unica nota positiva degli ultimi giorni per la scuderia italiana. L’ultimo GP della stagione dovrà essere combattuto al massimo: quattro sono ora le distanze che separano i due team in lotta per la seconda piazza nella classifica dei costruttori.
I pensieri della Ferrari sono rivolti anche a quanto successo in pista, i dettagli fanno la differenza e c’è un duro colpo che nessuno aspettava. I vertici di Maranello sono infuriati per l’accaduto: la Fia non ha saputo difendere e tutelare la Ferrari in alcun modo.
L’episodio di Las Vegas conferma come la federazione automobilistica pensi sempre più allo spettacolo, mettendo di tanto in tanto in secondo piano altri fattori fondamentali come la sicurezza dei piloti. Il circuito cittadino americano non era molto stabile in pista, ma soprattutto si è rivelato pericoloso sin dai primi giri nelle prove libere. L’episodio chiave è stato registrato proprio dalla Ferrari di Sainz che ha rischiato grosso con il sollevamento inatteso di un tombino. Nessun danno al pilota ma solo tanta preoccupazione e un conto davvero salato da pagare: due milioni di dollari di danni per la Ferrari.
Sainz era stato già sanzionato con la penalizzazione di dieci posizioni e, oltre al danno, si sta aggiungendo una beffa clamorosa. L’episodio in pista è paragonato a un vero e proprio incidente: la Ferrari sarà sanzionata anche per regolamento dalla Fia e dovrà dunque mettere una nuova spesa a bilancio del tutto inattesa e sgradita. Vasseur è su tutte le furie e spera in un intervento della F1 commission che possa evitare una spesa davvero paradossale e molto fastidiosa in tempi di recessione economica nel mondo dei motori.
I conti fatti dal Corriere dello Sport non lasciano dubbi al momento. Il danno da due milioni è evidente, la multa alla federazione potrebbe essere evitata ma di certo nessuno rimborserà i pezzi meccanici. I danni si registrano sul telaio, il motore tecnico, la centralina, la pompa dell’olio e la centralina: colpire un tombino in un circuito cittadino porta a dei disastri notevoli.
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