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Categories: Editoriale Calcio

Sempre e per sempre, come X e Y… In quella notte in cui ci innamorammo di Marco

Quanto è difficile stare senza ciò che ti fa stare bene.  

Alexa, suona una canzone stupenda… (Non ho trovato nessuna canzone stupenda) 

Sono stati giorni interminabili, specie pensando agli ultimi ricordi, confusi, traumatici, dolorosi. Ci sei, respiri, vivi. Ma ti senti per giorni incompleto, come se il tuo cromosoma X avesse perso il suo cromosoma Y.   In questa inutile, interminabile pausa nazionale,  ce ne siamo accorti tutti. Ma finalmente è finita: ora vogliamo respirare ciò che ci siamo persi. Ora torniamo a San Siro.

Alexa, suona “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori. (Ok!)

Sì, lo so che De Gregori è della Roma. Ma in fondo la magia dei Romanisti all’Olimpico è forse l’unica paragonabile allo spettacolo dei Banditi di San Siro. Questione di Curva Sud, sempre e comunque.

Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone”… Ricominciamo dal gol-non gol di Piccoli. Da quei due gol (tre) presi in una manciata di minuti quando tutto sembrava apposto. Dall’ennesima delusione di questa stagione. Dalla valanga di critiche ricevute, dall’interno, dal popolo rossonero che soffre, ma soprattutto dall’esterno.

Fanno il diavolo a quattro nel cuore… E passano e tornano e non la smettono mai”: già, non la smettono mai, di parlare in un certo modo del Milan.  Senza il riguardo di ciò che rappresenta, senza il beneficio del dubbio  e dell’errore, senza fermarsi mai nemmeno davanti alla comprensione.

 

L’ultimo mese è stato un gioco al massacro. E l’obiettivo, purtroppo raggiunto: allontanare, spaccare, un blocco di granito che giorno dopo giorno ha iniziato a sgretolarsi tra i problemi che si porta dentro e i silenzi che lascia trasparire fuori. 

E con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola”… Se lo saranno chiesti i protagonisti di questo disastro, davanti a chi lo ha processato senza cura e tatto, se la strada unica esistesse davvero o meno. Ma le risposte, arrivano solo dal confronto, mai dai giudizi degli altri.

Insomma… “Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai”. E quante volte lo abbiamo sentito, in queste maledette settimane. Che uno è cambiato, che l’altro è sempre stato così ed era solo un’illusione. Come se non fosse mai esistito niente e fosse tutto un grande errore e basta.

E invece no.  Non è così: “Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano il tempo che trovano”, proprio come le chiacchiere delle solite malelingue. Che non ci scalfiranno più. A cui da oggi risponderemo ridendo in faccia. 

Io ne ho compiuti 38 di anni ieri. E per chi ne ha almeno 35, il ricordo a cui aggrapparsi ha il sapore di novembre e di questi giorni. Perché sabato, quando il Milan finalmente tornerà in campo contro la Fiorentina, sarà il 25 novembre. Un giorno che non sarà mai un giorno qualsiasi per chi ama questi colori.

Chiudiamo gli occhi e torniamo indietro di 31 anni. È il 61’, il pallone ce l’ha Stefano Eranio. Lo crossa.

No, non può essere vero. Così, sotto la Sud. Ma sul serio? Sì, l’hai già fatto, lontano da qui, sempre a novembre, qualche anno prima, col Den Bosch. Ma questo non può essere vero.

Tu, non puoi essere vero. Perché sei troppo diverso dagli altri.  Sembri nato per stare qui. Sei unico. Sembra che il mondo si sia mosso, nei mille guai delle tua vita e della nostra, solo per portarti da noi. Per regalarci quel brivido di felicità che c’è da quando sei arrivato.

E quella paura di cosa succederà quando te ne andrai, Fragile. Perché una meraviglia così, non può durare tanto come una qualsiasi. Succederà. Forse tra molto tempo, forse domani.

E infatti non lo sapevamo, che quel Natale, un mese dopo, con un Pallone d'Oro in più, sarebbe stato l’ultimo insieme.

Ma se dopo 31 anni ancora ci emozioniamo, Marco, è perché… "il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai".

  E allora, tutti a San Siro, sabato sera e ancor di più martedì sera , quando la nostra musica suonerà e non vogliamo che sia l’ultima volta. 

"Sempre e per sempre tu.. Ricordati… dovunque sei… se mi cercherai"… Tra il cuore rossonero e la passione interminabile, il dirsi tutto e il darsi tutto, la connessione mentale e la sincerità. 

Sempre e per sempre, dalla stessa parte mi troverai… l’unica che conosco e che sceglierei sempre. La Tua. 

Redazione

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