Il Gran Premio di Las Vegas è stato costellato da numerose polemiche. Un pilota su tutti è apparso abbastanza nervoso
La corsa americana ha suscitato tanti malumori per l’esito finale. La pista cittadina di Las Vegas è messa nel mirino da quanti non sono riusciti a dare il meglio nel corso dell’ultimo fine settimana.
Il circuito statunitense è stato assoluto protagonista nello scorso weekend di corse: la novità di Las Vegas ha sconvolto un po’ tutti. I piloti hanno avuto qualche difficoltà nell’adattarsi alle caratteristiche della pista, anche se la prova al simulatore è stata poi smentita da quanto visto sia nelle qualifiche che in gara.
La poca aderenza delle vetture è stata evidente, i problemi sono arrivati un po’ per tutti. Un pilota in particolare ha espresso tutto il suo rammarico: Las Vegas poteva essere l’occasione per chiudere al meglio il suo campionato.
Albon arrabbiato, cos’è successo con la Williams
La Williams in particolare aveva riposto grandi speranze nel circuito americano. La livrea super sgargiante aveva portato decisamente bene ai due piloti della scuderia inglese che si erano posizionati in terza fila nelle qualifiche del sabato. La gara però è stata di ben altro avviso, i piazzamenti al vertice sono sfumati e un episodio su tutti ha penalizzato le due Williams: il contratto tra Russell e Verstrappen ha portato in pista una safety car che ha costretto Sargeant e Albon a stare nelle retrovie.
I due piloti non sono così potuti rientrare ai box in quanto non avevano più gomme dure nuove e hanno dovuto fare una seconda parte di GP quasi al risparmio. Albon si è classificato dodicesimo e lontano dalla zona punti: “Resta frustante, dopo questo weekend, andarsene senza punti. La maggior parte dei piloti con l’entrata della safety car ha effettuato un pit stop praticamente gratis”.
Nella conferenza post gara è emersa l’amarezza del pilota Williams che, soprattutto dopo le qualifiche, aveva comunque cullato il sogno di conquistare punti a Las Vegas. La buona partenza è stata vanificata da una corsa poi penalizzante per la macchina: “Questa è una delle gare che dovremo rivedere in seguito, pensavo che stessimo gestendo comunque bene la corsa ma l’episodio della safety ci ha tagliato le gambe. Nell’ultima gara comunque daremo ancora battaglia per difendere il settimo posto”. L’obiettivo stagionale del team inglese è ancora a portata di mano, la Williams dovrà difendere la sua posizione nella classifica costruttori con un pizzico di fortuna in più.