Max Verstappen è finito nella bufera per quanto successo a Las Vegas. C’è stato bisogno anche del padre Jos per calmare le acque
Max Verstappen ha vinto anche il penultimo appuntamento di questo Mondiale, arrivando a 18 successi in 21 Gran Premi nel 2023. Un dominio assoluto che però non lo salvaguardia da pesanti critiche.
Anche il Gran Premio di Las Vegas è andato in archivio con il medesimo risultato di sempre: la vittoria di Max Verstappen. Il fenomeno della Red Bull si è aggiudicato una gara piuttosto tirata, scattando dalla seconda posizione in griglia e riuscendo a sopravanzare Charles Leclerc. La Ferrari aveva mostrato un passo migliore con le gomme medie, ma la partenza del numero 1 ha compromesso i piani del ferrarista. Il #16 è stato forzato fuori pista alla prima staccata, perdendo la testa della corsa, salvo poi riconquistarla prima dei pit stop.
Le gomme hard hanno avuto un rendimento completamente diverso e lì la Rossa è andata in difficoltà. Un peccato per Leclerc e Sainz chiudere secondo e sesto in un Gran Premio in cui c’era addirittura il potenziale per fare una doppietta (lo spagnolo era stato penalizzato dieci posizioni al via).
Insomma nonostante le critiche al tracciato e al week end “farsesco” nella capitale del gioco d’azzardo, Max Verstappen ha concluso alla grande un altro GP.
GP Las Vegas, Verstappen difeso dal padre Jos: un calcio alle ultime critiche
Il campione del mondo in carica si era detto stanco di alcune decisioni dell’attuale F1. Durante la presentazione della pista di Las Vegas, Verstappen ha dichiarato apertamente di sentirsi come un clown al circo. Un Gran Premio frutto solo di business e intrattenimento, che poco ha a che vedere con lo spirito genuino dei motori.
Le idee, a tratti anche condivisibili, di Super Max, poco si addicevano però ad un personaggio del suo calibro. A placare le polemiche, non senza una tiratina di orecchi, è stato il papà Jos, che lo conosce come nessun altro.
“Penso che possa dire le cose, ma in questo caso in modo più pulito. Gliel’ho detto direttamente”, ha spiegato l’ex compagno di squadra di Michael Schumacher.
“Non può dare un calcio alla cieca a tutto”, conclude Jos a ‘De Telegraaf’. Parole sagge che possono aiutare il pupillo a compiere anche sotto il piano della diplomazia un netto passo avanti. Forse è l’unica cosa che ancora gli manca.