Uno sta facendo parlare di sé per la crescita che sta avendo al Lecce, l'altro si è ripreso immediatamente il posto da titolare al centro della difesa del Napoli, dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori qualche settimana in questo inizio di campionato: stiamo parlando dell'albanese Ramadani – che ha appena conquistato uno storico primo posto nel girone di qualificazione per i prossimi europei con la propria Nazionale – e del kosovaro Rrahmani.
In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto l'allenatore Bylbyl Sokol, che ha lanciato il centrocampista giallorosso in prima squadra al Ferizaj, in Kosovo, e che ha allenato il difensore azzurro al KF Drenica.
Cosa aveva notato in Ylber?
"Abbiamo preso Ramadani quando non aveva ancora compiuto 16 anni inserendolo in prima squadra. Era molto disciplinato nello svolgimento dei suoi compiti in campo, anche molto giovane. Non si arrendeva mai ed era molto motivante anche per la squadra. Uno dei leader più giovani che ho avuto l'esperienza di conoscere".
Puoi dirci qualcosa del suo passato che ricordi di lui?
"Da bambino, Ramadani aiutava suo padre nel suo lavoro quotidiano e dopo averlo aiutato veniva agli allenamenti. Senza il permesso di suo padre!".
E quando lo venne a sapere?
"Quando suo padre si è accorto che si stava intrufolando negli allenamenti è venuto al club e ci ha chiesto se suo figlio aveva il talento per diventare un calciatore, perché in caso contrario avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di suo figlio nel suo lavoro, che svolgeva per per garantire il loro sostentamento".
E lei, cosa gli disse?
"Lo abbiamo informato che Ramadani aveva decisamente talento e che poteva avere una buona carriera calcistica. Dopodiché, lui (il padre) non gli ha mai impedito di venire agli allenamenti".
E con il lavoro?
"Il padre decise che solo dopo che Ramadani avesse finito gli allenamenti sarebbe andato a lavorare con lui".
Si è affermato in Serie A grazie alle sue ottime prestazioni: pensa che possa diventare un top player?
"Sì. Adesso la Nazionale albanese giocherà l'Europeo dove Ramadani dimostrerà di essere un centrocampista di grande qualità e c'è la concreta possibilità che dopo l'Europeo possa far parte di una grande squadra europea".
Ha detto che l'Inter lo sta cercando: consiglierebbe ai nerazzurri di acquistarlo? Nella centrocampo dell'Inter dove lo vedrebbe giocare meglio?
"Ramadani in Serie A ha dimostrato grande qualità, ed ha anche avuto una grande crescita. Se andasse all'Inter, Ramadani renderebbe al meglio come centrocampista difensivo. E' un leader nato e molto motivante per i compagni, credo che una squadra come l'Inter abbia bisogno di un giocatore così".
Rrahmani è uno dei migliori difensori in circolazione, oggi?
"Sì, Amir è uno dei migliori difensori al mondo. Con tanta esperienza in Serie A e in Champions League. E' il capitano della Nazionale del Kosovo e gli mancherebbe solo la partecipazione agli Europei ed ai Mondiali, per far vedere a tutti quanto può fare".
Al Napoli è arrivato Mazzarri: con lui le squadre sono molto organizzate difensivamente. Pensa che Rrahmani possa diventare ancora più forte adesso?
"Con l'arrivo di Mazzari, Rrahmani sarà un giocatore ancora migliore: il nuovo tecnico renderà Amir un difensore ancora migliore e più solido".
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