Le ultime scelte di Marcell Jacobs non hanno convinto tutti, ma adesso arriva la conferma che tutti i tifosi stavano aspettando
La storia dello sport insegna che i campioni hanno due filosofie di pensiero. Quelli che non cambiano mai, come Alberto Tomba che ha sempre avuto Flavio Roda come capo tecnico ma anche gli stessi sci e scarponi. E quelli come Marcell Jacobs che a pochi mesi dalle Olimpiadi di Parigi 2024 invece ha dato un taglio netto al passato.
Nessuna lite clamorosa alla base della suia decisione, lo ha spiegato lui e lo ha confermato Paolo Camossi che l’aveva portato sul tetto del mondo ai Giochi di Tokyo. Ma come era successo a Jannik Sinner all’inizio del 2022, anche il velocista azzurro sentiva la necessità di una svolta. Il tennista ha puntato sulla coppia Cahill-Vagnozzi restando a Momtecarlo. Lui invece è volato negli Stati Uniti per ricominciare con Rada Reiner.
Così adesso è a Jacksonville, in Florida, per lavorare insieme ad un allenatore che ha preparato diversi campioni, come Andre De Grasse e Trayvon Bromell. Ma allo stesso tempo uno che negli ultimi anni ha fatto molto discutere per vicende extra sportive, anche legate al mondo del doping che ha coinvolto suoi pupilli.
In realtà di recente anche Fred Kerley, battuto da Marcell a Tokyo e campione del mondo sempre nei 100 un anno fa, è passato da un allenatore all’altro. E poco importa, perché tanto non lo sapremo mai , se sulla scelta abbia pressato anche Puma, lo sponsor tecnico di Jacobs e Reider.
Conta che adesso è alla University of North Florida, un campus di primissimo livello, e lì lavorerà per preparare i prossimi appuntamenti. Due su tutti, gli Europei in giugno a Roma e poi le Olimpiadi di Parigi che cominceranno il 1° agosto.
Marcell Jacobs, ora è ufficiale: i tifosi possono stare tranquilli pensando a Parigi 2024
Marcell Jacobs è partito per gli Stati Uniti a fine ottobre, ma aveva già inviato in avanscoperta sua madre e il suo collaboratore più fidato per e cercare una casa e studiare le strutture. Presto lo raggiungeranno anche la moglie Nicole e i due figli piccoli che ha avuto con lei.
Un cambio di vita decisivo, lo ha ammesso anche lui qualche settimane fa intervistato da ‘Bresciaoggi’. Ha spiegato che la separazione dal suo storico allenatore è stata meditata a lungo e non un capriccio: gli allenamenti stavano diventando solo una routine e sentiva la necessità di dare un taglio netto.
Reider gli ha già detto quello che si aspetta per la prossima stagione. Agli Europei di Roma, metà giugno, si aspetta di vederlo correre in 9”80. E alle Olimpiadi di Parigi vuole vederlo scendere fino a 9”70 che significherebbe quasi sicuramente almeno il podio
E gli allenamenti con gli altri azzurri? Ci saranno pure quelli, anche per preparare i Mondiali di staffetta che si svolgeranno a maggio alle Bahamas e qualificheranno ai Giochi. Ma la Fidal approva, lo ha ribadito nelle ultime ore il dt della nazionale, Antonino La Torre, intervistato dirante il festival “Sport Movies & TV”.
“Già in queste prime settimane di lavoro ci siamo accorti di quanto sia competente Rana Reider e di possa far bene a Jacobs averlo dalla sua parte. Ritengo che possa essere la figura giusta per rilanciarlo e per farlo arrivare con le giuste motivazioni all’appuntamento olimpico di Parigi 2024”. Al resto ci penseranno lui e il suo staff.