Di recente è saltata un’altra panchina. Ci troviamo in un periodo storico dove ci sono numerosi cambi. Alcuni tanto attesi, altri meno
In piena sosta di Nazionali, sembra che le sorprese in panchina non manchino affatto. Con le qualificazioni dei team europei e sudamericani, la probabilità che alcune situazioni cambino radicalmente è molto alta.
E infatti, si è visto proprio in Sudamerica uno dei primi cambi storici. L’allenatore precedentemente in carica si è dimesso, lasciando il compito ad una vecchia gloria del calcio italiano pronta a traghettare la Nazionale verso nuovi traguardi.
Il Cile rientra tra le Nazionali del Sudamerica che più sta patendo la sua condizione attuale. I giocatori che hanno fatto grande il Paese, come Sanchez e Vidal, sono ormai sulla via del tramonto. Manca dunque un ricambio generazionale adeguato, che non garantisce alla selezione una copertura tecnica adeguata.
Inoltre, ci sono state alcune questioni tattiche particolarmente indigeste. Tutto ciò ha portato, come da titolo, ad un clamoroso cambio in panchina in corso d’opera. Il precedente allenatore Eduardo Berizzo si è dunque dimesso dal suo incarico.
Il motivo? Una situazione di qualificazione ai prossimi Mondiali del 2026, con varie acque agitate che potrebbero pregiudicarne il percorso. Non sarebbe eventualmente la prima volta, per la selezione cilena, considerata l’assenza dalla competizione nel 2018 e nel 2022.
Assentarsi dal Mondiale per tre volte di fila è un rischio che nessuno vuole assumersi. Così, dopo pochissimo tempo di servizio, Berizzo ha deciso di dimettersi. A riscattare un ottavo posto tutto tranne che facile da superare, ci dovrà pensare un giocatore noto ai tifosi.
Ovvero Nicolas Cordova, ex Bari e Messina famoso soprattutto per i suoi mitici calci di punizione. Il giocatore per circa un decennio è stato in Italia, e non ci ha messo chissà quanto tempo a fare breccia nel cuore dei tifosi.
Si tratta di una scelta tutto sommato di fiducia, da parte della Federazione cilena. Cordova è stato infatti il commissario tecnico delle giovanili cilene, e chi meglio di lui può trasmettere la giusta dose di identità ad una Nazionale così disastrata?
Tutti si augurano che il suo apporto possa tirare fuori dai guai il Cile, che ha ancora svariate occasioni per dimostrare di essersi ripreso. La prima partita per l’ex giocatore sarà il match in casa dell’Ecuador, forte di un pareggio interno ottenuto contro il Paraguay dal dimissionario allenatore.
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