Premessa fondamentale: questo editoriale nasce dalla stima nei confronti di un allenatore che con i fatti ha dimostrato di essere da Milan. Rifiuto ogni strumentalizzazione da parte di chi cerca una bandiera per il #PioliOut o di chi vuole attaccare la società. Tuttavia, la stella polare da tenere sempre ben presente è una: il bene del Milan. Che viene davanti a tutto e tutti. E allora, come in estate ho preso posizione favorevole alla cacciata di chi si anteponeva al Milan, adesso è necessario affrontare in maniera agnostica questo momento di crisi.
Nascono così le 10 domande per Stefano Pioli, sapendo che difficilmente avranno risposta (i miei contatti però, chi di dovere, li ha).
1. Qual è la situazione attuale dello spogliatoio del Milan, in virtù delle dichiarazioni di Capitan Calabria e di Olivier Giroud di qualche settimana fa? Lei è ancora certo di avere la stima, l’attenzione e la considerazione della totalità del gruppo?
2. Qual è il suo rapporto personale con Theo Hernandez e può garantire che l’esclusione del terzino contro l’Udinese sia stata unicamente dovuta a un problema fisico, miracolosamente smaltito in poche ore?
3. Qual è stato il suo rapporto con Paolo Maldini da aprile 2023 fino alla separazione del dirigente con il Milan?
4. Qual è stato il suo grado di coinvolgimento nel mercato estivo 2023? Ha effettuato richieste precise in termini di nomi, oppure tracciato identikit su cui la società ha dato successivamente un volto? E lei li ha approvati tutti?
5. Ritiene che questa rosa, che non presenta una riserva credibile per Theo Hernandez a sinistra, nonché una punta di livello per sostituire Giroud, sia stata correttamente equilibrata in base agli esborsi del mercato estivo?
6. Perché ha scelto di insistere con Krunic, nonostante un evidente rendimento scadente del bosniaco, lasciando sempre fuori Adli, anche in evidenza delle prestazioni decisamente migliori del francese?
7. Pensa di aver compreso i problemi tattici e le sue responsabilità nelle 5 sconfitte consecutive contro l’Inter di questo 2023?
8. Perché se la sua idea è quella di difendere alto, lasciando spesso i difensori 1vs1 nei pressi del centrocampo, il pacchetto di centrali non è stato calibrato su queste caratteristiche, andando a includere unicamente figure come Thiaw, Kjaer e Pellegrino assolutamente inadatte a questo modo di giocare?
9. Ha chiesto conto al suo staff della valanga di infortuni che, dal suo insediamento, bersagliano i giocatori del Milan? E avete analizzato il fatto che gli stessi (esempio Romagnoli-Lazio o Sportiello-Atalanta), non hanno mai avuto prima, o dopo, la stessa quantità di problemi fisici?
10. In quali condizioni, in termini di risultati, di rapporti con il gruppo o di evidenti problematiche (vedi infortuni stessi), rimetterebbe il suo mandato alla società?
Ribadendo fiducia nell’operato e nella serietà di Mister Pioli, sento però che per coscienza critica e deontologia professionale, determinate questioni debbano essere poste sul tavolo.
Grazie,
Francesco Letizia