Il derby di Roma delude. Lazio e Roma non si fanno male e perdono ancora terreno e nessuna delle due approfitta dei rallentamenti delle formazioni che le precedevano. La sfida delude sul piano della qualità e conferma le prestazioni insufficienti fornite in Europa. La squadra di Sarri conferma di essere in un momento negativo, nonostante la vittoria col Feyenoord. Mentre i giallorossi di Mou ripetono la performance incolore della gara contro lo Slavia Praga.
LE SCELTE DI SARRI E MOURINHO
Sarri ne cambia quattro rispetto alla gara di Champions League col Feyenoord. Il tecnico toscano schiera il solito Provedel in porta, in difesa ci sono Lazzari, Patric e Romagnoli confermati, Marusic prende il posto di Hysaj. Centrocampo con Cataldi e Guendouzi, al posto di Vecino e Kamada, al posto di Luis Alberto. In avanti, Immobile e Felipe Anderson confermati, mentre Pedro sostituisce l’infortunato Zaccagni.
Mourinho schiera la Roma anti Lazio col solito 3-5-2. In porta, rispetto all’Europa League, c’è Rui Patricio. In difesa trio con Ndicka, Llorente e Mancini. A centrocampo, riecco Spinazzola a sinistra con Karsdorp a destra. Il trio centrale è composto da Bove, Paredes e Cristante. In avanti coppia “di gala” Dybala-Lukaku, che vogliono riscattarsi dopo che non erano riusciti a metà settimana fare la differenza nel finale della gara di Europa League.
PRIMO TEMPO, LAZIO VICINA AL GOL, ROMA MENO INCISIVA
Sfida che comincia in maniera subito tesissima, con Guendozi e Paredes che non se le mandano a dire. La prima emozione arriva con un tiro che termina alto di pochissimo di Karsdorp. La Roma trova il gol, ma Cristante autore della rete è in fuorigioco. La Lazio reagisce al buon avvio della Roma e già al 25’ si avvicina molto di più dei giallorossi al gol: Luis Alberto lascia partire una bella conclusione dai 25 metri che si stampa sul palo alla sinistra di Rui Patricio.
I biancocelesti ci provano ancora qualche minuto più tardi con Romagnoli, ma il difensore ex Roma trova la respinta involontaria di Luis Alberto.
Scavalcata la mezz’ora, arrivano solo episodi di nerovsismo tra giocatori e panchine di Roma e Lazio. Prima, al 32’ arriva l’ammonizione per Sarri, mentre 5 minuti più tardi a finire nell’elenco dei cattivi sono i due centravanti Lukaku e Immobile. L’ultimo sussulto della prima frazione è ancora della Lazio, ma Luis Alberto calcia alto “perdonando” la Roma.
SECONDO TEMPO ANCORA PIÙ TESO TRA LAZIO E ROMA
La ripresa, se possibile, mette in scena uno spettacolo ancora meno qualitativo. Le due squadre si controllano bene e non riescono farsi male. Anzi, la gara è molto bloccata. Gialli soprattutto in casa biancoceleste per Luis Alberto e Patric. Sarri prova a cambiare le carte in tavola inserendo Isaksen e Vecino, ma l’uruguaiano dura solo dieci minuti in campo e poi esce per un problema muscolare. La Roma prova a mettere in difficoltà la Lazio mettendo in campo la qualità del rientrante Sanches (già visto a Praga); mentre Sarri prova una nuova soluzione tattica togliendo Anderson e mettendo Kamada nel tridente.
Nel secondo tempo, di fatto, non succede nulla e le squadre portano a casa un punto che non serve a nessuno.