Obiettivo agguantare la vetta per una Juventus che ha guardato da casa le sfide europee delle contendenti allo scudetto. Adesso all’Allianz Stadium si prepara il tutto per accogliere il Cagliari nella sfida di domani alle 18.00. Alla vigilia della sfida Massimiliano Allegri ha presentato la gara in conferenza stampa evidenziando le insidie di un confronto che sulla carta potrebbe apparire scontato.
Quanto è importante la partita di domani dal punto di vista mentale?
“È importante sotto tutti i punti di vista, per la classifica e per chiudere questo ciclo. I punti di domani servono quantomeno per mantenere i punti di vantaggio sulla quinta. La partita più importante è sicuramente quella di domani. Il Cagliari è una squadra pericolosa, con Ranieri in panchina che non ti dà vantaggi. Bisogna fare una partita tecnica senza perdere la compattezza. Domani non c’è da strafare ma fare la normalità”.
Il tecnico poi ha fatto il punto sui dubbi di formazione e sulla fascia da capitano: “Il capitano sarà Locatelli, fresco di rinnovo e gli diamo un bel premio. In porta gioca Szczesny, quest’anno purtroppo non giocando le coppe abbiamo delle partite in meno e per Perin sarà un anno più difficile perché giocherà un po’ meno”.
Quanto è difficile pensare al Cagliari vista la successiva con l’Inter?
“La partita col Cagliari è difficile, non tanto perché abbiamo l’Inter e prima la sosta. Abbiamo un periodo di risultati importanti, può abbassare l’attenzione e l’energia. È una partita importante di campionato. Va affrontata con serenità, umiltà e rispetto, senza pensare a ciò che sarà tra 15 giorni. Importante la partita di domani, sennò buttiamo quanto fatto nelle ultime partite”.
Qual è il segreto dei pochi gol subiti? Ha garanzie necessarie da qui a gennaio in attesa del mercato in mezzo al campo?
“Il calcio non è una scienza esatta, ogni anno è diverso dall’altro. Io vedo che è un gruppo di ragazzi straordinari, ‘obiettivo è a fine stagione e bisogna continuare a lavorare col profilo basso. Dopo la sosta rientreranno Alex Sandro e Weah, non credo Danilo. Del mercato con la società non abbiamo parlato, siamo un gruppo coeso e la forza di questo gruppo sono quelli che non giocano che tengono l’intensità molto alta”.
Domani Chiesa e Vlahovic insieme e chi gioca al posto di Rabiot?
“Abbiamo Locatelli, McKennie, Miretti, Nicolussi e Nonge. Davanti stanno tutti bene, non è facile. Il fatto che chi gioca e poi chi entra dà il suo contributo è un fattore importanti. Bisogna mettere da parte gli obiettivi personali e mettersi al servizio della squadra”.
Cambiaso e Iling possono giocare in mezzo? Quanto è cambiato l’Allegri allenatore del Cagliari di quindi anni fa?
“Sono sicuramente cambiato, ho avuto la fortuna di allenare un Cagliari con giocatori molto bravi, ci siamo divertiti molto. Ho fatto dei salti in avanti allenamento 4 anni il Milan, questo è l’ottavo alla Juve. Normale che uno cresce e cerca di migliorare, credo che in vent’anni di carriera non c’è mai stato un anno uguale all’altro. Ho ricordi straordinari a Cagliari, ho degli amici. Cambiaso e Iling? Domani mancando Weah e Rabiot potrei mettere McKennie in mezzo”.