Dopo l’ennesimo trionfo in carriera è arrivata la notizia più temuta dai tifosi, quella dell’addio: adesso è ufficiale
Quando la carta d’identità, insieme ad un fisico provato da tante dure battaglie, cominciano a presentare il conto arriva il momento di prendere decisioni importanti. Non tutti capiscono in tempo se è ora di smettere, ma un campione lo ha fatto e ai tifosi manca già.
Dopo oltre il mese di spettacolo, scontri e risultati in qualche modo sorprendenti, il Sudafrica ha portato a casa la terza Coppa del Mondo di rugby, che è anche la seconda di fila. Un risultato che incorona il lavoro fatto dagli Springbocks negli ultimi anni, con allenatori diversi ma anche con un nucleo di giocatori dallo zoccolo duro importante.
Tra di loro il capitano, Siya Kolisi, simbolo della terza linea sudafricana insieme ad un altro grande combattente che ha deciso di smettere. Stiamo parlando di Daniel Johannes ‘Duane’ Vermeulen, uno dei numeri 8 nella storia del rugby moderno, come confermano i numeri ma anche tutti i giocatori avversari che lo hanno affrontato.
Dopo due vittorie e un terzo posto con la sua nazionale nel 2015, il colosso della terza linea bokkies ha detto basta. Tra quattro anni, quando la Coppa ricomincerà in Australia il 1° ottobre con la novità della formula a 24 squadre, lui non ci sarà.
Almeno non in campo, la conferma è arrivata con una nota della Federazione. Vermeulen chiude a livello internazionale con ben 76 caps negli ultimi 11 anni, dal giorno del suo debutto a settembre 2011 contro l’Australia. Una grandezza, in tutti i sensi, che gli è stata riconosciuta pubblicamente più volte. Nel 2014, quando ha vinto il premio come Giocatore dell’Anno. E ora dal presidente della sua federazione, Mark Alexander.
Addio a un grandissimo campione: in carriera ha vinto tutto, i tifosi lo rimpiangono già
Ha rappresentato la figura di un leader silenzioso ma preziosissimo per la nazionale, vestendo anche per 4 volte la fascia di capitano: “Si ritira anche come il numero 8 con più presenze di sempre per gli Springboks e con due medaglie d’oro alla Rugby World Cup al collo. Un traguardo splendido che sarà sempre ricordato come una vera leggenda del gioco”.
‘Duane’ Vermeulen si era formato nelle giovanili dei Pumas, squadra sudafricana che rappresenta il Transvaal. E con la stessa squadra Vermeulen iniziò nel 2005 a giocare in Currie Cup, il maggiore campionato del suo Paese. Nel 2007 è poi passato ai Cheetahs debuttando anche nel Super Rugby, il torneo che allora comprendeva anche le squadre neozelandesi e australiane.
In seguito, nel 2009, agli Stormers con Rassie Erasmus che è stato anche suo allenatore con gli Sprinbocks, ma non sono mancate le esperienze all’estero. Nel giugno 2015 ha firmato un nuovo contratto per trasferirsi in Francia con il Tolone, poi nel 2018 in Giappone con i Kubota Spears prima di tornare in patria con i Bulls.
Infine in Irlanda, in maglia Ulster, dal 2021 fino a prima della Coppa del Mondo.Nel Super Rugby ha giocato 123 partite segnando anche 10 mete, ma tra le sue vittorie ci sono soprattutto il SuperRugby 2020 con i Bulls e ben tre Currie Cup.
Cosa farà adesso Vermeulen? Non ci sono ancora indizi ufficiali, perché in realtà il suo rituro è solo con la maglia del Sudafrica. Secondo le ultime indiscrezioni potrebbe fare rientro definitivo in patria per cominciare la sua nuova carriera come allenatore-giocatore degli Stormers a Città del Capo prima di dedicarsi in toto alla carriera da tecnico.