Basket

Lo sport piange il Generale: basket in lutto

Un gravissimo lutto ha colpito il mondo del basket: il “Generale” ci ha lasciati 

L’allenatore, nel corso della sua brillante carriera sportiva, ha scritto pagine importanti in questo sport. Tanto è vero che sui social network tifosi, fan ed avversari lo stanno ricordando con grande affatto.

Pallone basket: addio a Knight – Sportitalia.it (Foto LaPresse)

Il suo cuore ha smesso di battere, per sempre, all’età di 83 anni. Purtroppo ci ha lasciato Robert Knight, meglio conosciuto da tutti come “Bobby“. Come riportato in precedenza si tratta di un allenatore che, negli anni passati, ha scritto pagine importanti del college basketball. Non solo, anche di tutto lo sport americano. Nello scorso mese di aprile era stato portato dai suoi familiari in ospedale. Successivamente ricoverato, nei giorni precedenti al decesso le sue condizioni si sono aggravate fino a quando non è stata emanata la nota della sua morte da parte della famiglia, che ha quindi ufficializzato la notizia più brutta.

Basket, addio a ‘Bobby’ Knight: ci lascia dopo una grave malattia

Nel corso della sua carriera da manager si è tolto la soddisfazione di vincere addirittura 3 titoli Ncaa con Indiana. Purtroppo una grave malattia (anche se la stessa non è stata specificata) lo ha portato, per sempre via, dall’affetto dei suoi cari. La famiglia, infatti, non ha voluto rivelare notizie riguardanti il male che lo aveva colpito. Ricordato ed apprezzato da tutti per il suo stile “padre-padrone”, è stato un coach innovativo e che migliorava i giocatori a vista d’occhio. Vinceva moltissimi incontri pur non avevano una “star” nel suo team.

Robert ‘Bobby’ Knight ci ha lasciati: mondo del basket in lutto – Sportitalia.it (Foto LaPresse)

Ogni giocatore era indispensabile. Tutto merito suo. Coloro che sono stati allenati da lui lo piangono ed, allo stesso tempo, lo ricordano per tutto quello che ha fatto in questo campo. Non solo, anche per gli allenatori attuali ‘Bobby’ continua ad essere un punto di riferimento. Ha iniziato molto presto la carriera di allenatore. Addirittura a 24 anni. Il nativo di Bloomington, in Indiana, diventò l’head coach di Army. Nel corso della sua carriera ha allenato anche Mike Krzyzewski. Nel ’71 viene nominato head coach di Indiana. Nel ’76 concluse la stagione senza sconfitte.

Non sono mancate le critiche nei suoi confronti, soprattutto per il suo modo di allenare senza fare sconti a nessuno. Licenziato da Indiana nel 2000. l’anno successivo allenò a Texas Tech dal 2001 al 2008. Nel 2008-09 chiuse la sua carriera dopo 42 anni trascorsi in panchina.

Cristiano

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