Un vero e proprio colpo di scena che vede come protagonista assoluto uno dei tennisti più importanti in Italia e non solo
Ovviamente non potevamo non riferirci a Jannik Sinner che, con il passare del tempo, sta migliorando sempre di più con prestazioni di assoluto livello. Proprio nelle ultime ore sono arrivate delle importanti dichiarazioni da parte di un ex atleta che ha scritto altrettante pagine importanti di questo sport.
Stiamo parlando di Paolo Bertolucci, appunto ex tennista e grande appassionato di calcio (non ha mai nascosto la sua fede per il Milan). Nel corso di un suo intervento, in diretta, sul canale “TvPlay.it” ha voluto fare il punto della situazione per quanto riguarda il nativo di San Candido.
Paolo Bertolucci si schiera dalla parte di Jannik Sinner e lo dice apertamente e senza peli sulla lingua. In particolar modo sul fatto che si disputino incontri in orari assurdi. “Lo capisco, come avrebbe potuto giocare? Se finisci alle 3, tra massaggi ed intervisti, vai a dormire alle 5. Come fa così ad affrontare un avversario che invece ha finito di giocare nel pomeriggio? Avrebbe rischiato infortuni. Ha fatto benissimo a non giocare”.
Allo stesso tempo Bertolucci ha voluto puntare il dito contro i vertici alti di questo sport: “Stanno massacrando il tennis”. Ci ha tenuto anche a ribadire che non si può giocare ogni settimana. In questo momento vede Sinner in grande forma, soprattutto per il grande finale di questa stagione sportiva. Sempre riferendosi al classe 2001 ha precisato: “Credo che debba completarsi fisicamente ed anche tecnicamente”.
Poi ha continuato dicendo: “Ulteriori risposte arriveranno tra due anni. In quel momento si potrà capire di più. Anche perché Djokovic si ritirerà. Credo che sarà tra i 4 o 5 che si contenderanno il primo posto nel ranking. E’ un grande lavoratore, si toglierà molte soddisfazioni”.
In conclusione un suo pensiero sul tennis attuale. A quanto pare molto diverso rispetto a quello che praticava insieme ad altri suoi colleghi ed amici come Adriano Panatta e molti altri ancora. “Noi giravamo senza allenatori, i tennisti oggi hanno 6-7 persone a seguirli. Era un altro mondo. Non sopporto il fatto che i calciatori non si fermino a parlare con i tifosi. Ogni tennista ha il suo coach, il manager, il massaggiatore. Nello spogliatoio tra tennisti non si può andare oltre un saluto”.
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