Il calciatore in questione ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare quello che ha vissuto in passato: non si è trattato affatto di un periodo semplice il suo
Molto spesso vediamo gli atleti, in particolar modo i calciatori, sorridenti e che possono avere tutto nella vita. Anche se, molto spesso, ci dimentichiamo che anche loro sono degli esseri umani e come tali vivono delle emozioni.

Proprio come quelle di una persona “normale”. Le rivelazioni, rilasciate dallo sportivo, hanno inevitabilmente scosso il mondo del calcio e soprattutto i suoi tifosi che mai si sarebbero aspettati questa sua uscita.
Il racconto del big di A: “Ho vissuto ansia e depressione”
Inutile nasconderlo: sia l’ansia che la depressione sono le peggiori malattie che un essere umano può avere addosso. Tanto è vero che risulta molto difficile anche solamente nasconderlo e non esternare questo tipo di emozione anche agli altri. Come riportato in precedenza c’è un calciatore della Serie A che ha messo tutto questo alle spalle, anche se non è stato affatto semplice.
Stiamo parlando di Patric. Il difensore spagnolo della Lazio, infatti, ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare quello che gli è accaduto. Parole che sono arrivate nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Bologna. Di lui, proprio in questi giorni, si è parlato in merito alla sua “esultanza” sul calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile nella gara interna vinta contro la Fiorentina all’ultimo minuto.

Ovvero quello del centrale che non guarda la trasformazione del penalty e che è accovacciato lontano dal dischetto. Esulta solamente dopo il boato dell’Olimpico. Un mix di emozioni: rabbia, felicità, gioia a pugni chiusi. Queste sono alcune delle sue parole: “I difetti si possono migliorare col tempo. Ora mi sento più maturo”.
Alla domanda su quando si è sentito un giocatore importante e leader della squadra la risposta non si è fatta attendere: “Venivo da una buona stagione con Inzaghi e l’entrata in Champions. Poi ho sofferto tanto con il Covid quando sono rimasto chiuso in casa. Ho avuto problemi di depressione e di ansia. Poi ho lavorato e reagito“.
In conclusione “Sono una persona molto passionale, certe volte faccio cose che non mi appartengono. Quando mi rivedo mi vergogno anche. Esultanza gol Immobile? E’ stata una reazione spontanea. È stato bellissimo vedere la gente esplodere al momento del gol”.