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Ballarini: “Panchine, ecco chi deve cambiare”

Cercasi grandi allenatori per le grandi. Eccezion fatta per Simone Inzaghi, sì Inzaghi è un grande allenatore, gli altri, per un motivo o per un altro, sono una delusione o comunque sembrano “passati”. Ecco allora che bisogna avere il coraggio di fare una rivoluzione, quella vera. Osservando con attenzione l’ultimo weekend di serie A ho capito che Juventus, Milan, Roma e Napoli dovranno avere il coraggio di cambiare a fine stagione indipendentemente dal risultato. Voi mi direte, come li fai a cambiare se dovessero vincere? Ed è proprio per questo che il nostro calcio deve svoltare. Allegri e Mou sono stati tra i migliori in assoluto, ma sembrano ancorati al passato. Vanno avanti per inerzia, personalità e per la grande capacità di compattare squadra e ambiente. Più Mou in questo rispetto a Max. L’uomo di Setubal rimane il migliore comunicatore possibile, ma la Roma ha avuto solo un’identità spirituale, mai quella tecnica. La rosa non sarà all’altezza delle altre, ma l’impressione è che possa esprimere molto di più. Stesso discorso vale per la Juve che a calcio negli ultimi due anni ha giocato pochissimo. A calcio ha giocato e pure vinto il Milan, ma Pioli potrebbe aver chiuso il suo ciclo. Il Milan a tratti è diventato prevedibile e il suo gioco dipende troppo dai singoli, anzi da un singolo, Leao. E il gruppo granitico non sembra esserci più. Il Napoli e Rudi Garcia sembrano essere sempre in bilico tra trionfo e tonfo. Allenatore fragile, squadra fragile. Altro che uomini forti, destini forti di Spallettiana memoria. De Laurentiis che potrebbe ancora cambiare il francese in corsa, salvo clamorose sorprese ribalterà la panchina azzurra a fine stagione. E allora spazio ai giovani, spazio al nuovo che avanza ma che rischia di rimanere al palo perché ai presidenti manca coraggio. Spazio a Thiago Motta già cercato da Adl, spazio a Palladino già pronto, per me, per allenare una big perché il suo Monza è uno spettacolo anche quest’anno. Riportiamo in Italia Farioli che sta facendo grandi cose a Nizza. Riportiamo soprattutto in Italia chi ha cresciuto Farioli al Sassuolo, quel Roberto De Zerbi che giovane ed emergente non lo è più ma che in Inghilterra si sta consacrando tra i più bravi in assoluto. Basta con i soliti noti, serve aria nuova, serve un cambiamento, serve un’evoluzione.

Redazione Sportitalia

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