Marcus Thuram e il retroscena su Luis Enrique - Sportitalia.it (Foto LaPresse)
Testa della classifica ritrovata e altri due punti guadagnati sul Milan: così si potrebbe riassumere la serata dell’Inter di Inzaghi. Ma all’interno della partita dei nerazzurri c’è molto di più. La squadra del tecnico piacentino ha battuto una Roma che ha rinunciato a giocare per difendere uno 0-0. Una situazione che non solo avrebbe potuto innervosire la squadra, ma avrebbe anche potuto creare i presupposti per un contropiede pericoloso.
A differenza di altre occasioni, Inzaghi ha letto bene la partita. Al di là del cambio, classico, dell’ammonito Pavard al primo tempo, il tecnico nerazzurro ha saputo attendere nella scelta direi cambi. Infatti, l’ex allenatore della Lazio ha spesso ha avuto premura di cambiare le carte in tavola per vincere la partite. Fuori i titolatissimi per le alternative, senza ottenere il risultato sperato. Anzi, negli anni passati, certi cambi affrettati hanno portato a rovesci imprevisti in gare dominate.
Certo, quest’anno la rosa ha decisamente più opzioni di più alta qualità. Tuttavia, non sempre anche in questa stagione i subentranti sono stati all’altezza. Inzaghi sembra aver imparato dai suoi errori e ha ragionato di più sui cambi. Anche la squadra ha avuto un’influenza positiva dall’atteggiamento meno “esasperante” del tecnico e ha cercato con calma il vantaggio di fronte ad un avversario affatto intenzionato a concedere spazi. Un atteggiamento frustrante quello della Roma, che avrebbe potuto innervosire l’Inter anche sotto il piano disciplinare.
La sensazione sempre più forte è che l’Inter, non solo è in possesso di squadra e rosa più forti, ma sta crescendo anche in maturità. L’Inter di Inzaghi è una squadra in missione. La maturità non risiede solo nella crescita nell’interpretazione delle gare, ma anche nel lavoro svolto sui singoli. Un esempio è quello che riguarda Asllani. Il regista albanese è stato decisivo per creare l’azione del gol di Thuram. E la sua prestazione coronata da questa ciliegina è stata la migliore da quando quasi un anno e mezzo fa si è trasferito in nerazzurro.
La sensazione è che il giocatore, di pari passo con tutta la squadra, stia acquisendo maggiore consapevolezza.
Ora, la consapevolezza va convertita in un filetto di vittorie per scavare un solco decisivo tra l’Inter e tutte le altre. In questo filotto potrebbe esserci anche la vittoria nel derby d’Italia, che attende Juventus e Inter al rientro dalla prossima pausa per le Nazionali.
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