Nella rocambolesca rimonta del Cagliari contro il Frosinone (da 0-3 a 4-3), sono tanti i temi della partita che sono stati messi in risalto dalla stampa, il giorno dopo. La forza caratteriale della squadra è ben rappresentata dal suo tecnico Ranieri, così come dal match-winner Pavoletti, autore di una doppietta nel recupero dai mille significati. A ben vedere poi, nell'undici rossoblù ci è sembrato che valesse la pena spostare i riflettori sull'autore del gol del momentaneo 2-3, Antoine Makoumbou.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva l'agente del congolese, Elvis Basanovic, il quale ci ha infatti raccontato la sua incredibile storia, prima di arrivare alla gioia di sabato. Basanovic, poi, ci ha anche svelato un retroscena di mercato che riguarda un altro suo assistito, Benjamin Šeško, accostato in queste settimane al Milan.
Primo gol in Serie A. Lo ha sentito dopo la partita?
"Certo, aveva grande felicità quando l'ho sentito. E' anche una grande soddisfazione per tutti noi che ogni giorno lavoriamo per il suo percorso di crescita e la sua carriera".
Eppure, in passato, non è sempre stato tutto rose e fiori per lui: è vero che pensò addirittura di lasciare il calcio?
"È tutto vero. La storia di Antoine è incredibile e molto importante come esempio per tantissimi giovani calciatori che si trovano in difficoltà in un momento o periodo della loro carriera. Dalla storia di Makoumbou possiamo imparare tutti".
Ce la racconta?
"Prima che iniziammo a collaborare, nel 2021, Antoine non ha giocato a calcio per quasi 2 anni. E' arrivato in una piccola società Slovena, il Tabor Sezana, viveva in un ostello in una piccola camera e guadagnava 800 euro al mese. Era in pieno periodo Covid con tutte le chiusure che c'erano, quindi per Antoine quello fu veramente un periodo molto difficile di vita".
Quando lo conobbe?
"Lo vedemmo in un'amichevole, capendo subito che avesse un grande potenziale. Anche se si vedeva che non giocava da tanto tempo e che poteva e doveva migliorare tantissimo".
Come avete fatto a farlo riprendere?
"Prima gli abbiamo trasmesso la nostra fiducia sulle sue qualità come calciatore. Era importante che nel periodo più difficile della sua vita iniziasse a credere in sé stesso, ma anche che si prendesse le sue responsabilità, che prendesse la sua carriera in mano, senza pensare che la sua situazione dipendesse dalla colpa di altri".
E lui come ha reagito?
"Antoine è un ragazzo incredibile, ha capito subito cosa volevamo ed ha iniziato a seguire il nostro piano per la sua carriera passo dopo passo. Abbiamo proprio ideato per lui, nel 2021, un piano di questo tipo da seguire “step by step”: ogni anno un passo. Cosi dopo qualche mese ha accettato il trasferimento al Maribor, dove lo abbiamo portato per elevarsi ad un livello più alto, trovando la continuità di gioco di cui aveva bisogno, oltre alla tranquillità per migliorare ed accrescere l'esperienza".
E poi che successe?
"Dopo 1 anno è arrivato il Cagliari, in Serie B. Poteva anche andare in qualche società diversa dove avrebbe guadagnato di più. Esattamente come fatto quando ha scelse il Maribor, però, Antoine ha creduto nel famoso piano "step by step" che gli avevamo fatto nel 2021. Soprattutto ha creduto nel progetto del Cagliari".
Da lì, la sua affermazione.
"L'anno scorso sappiamo tutti che bella storia hanno scritto e così dopo solo 2 anni e 4 mesi di collaborazione Antoine dalla piccola società Slovena (e dopo essere stato fermo 2 anni), ha esordito in Serie A. Una soddisfazione incredibile ed è stato tutto come avevamo preventivato fra i nostri obiettivi".
Ci ha sempre creduto?
"Penso che quando gli ho presentato questo piano, non ci avesse creduto subito, per davvero. Dal sogno è diventato una realtà. È una storia bella che può fare bene a tantissimi giovani che da lui possono imparare: non devono mai mollare. Perché i miracoli succedono se ci credi, lavori in maniera intelligente e se hai le giuste persone accanto a te".
Ora si sta facendo notare. Qualche squadra lo sta seguendo o lo ha chiesto in estate?
"Sì, abbiamo avuto qualche richiesta, però Presidente e mister Ranieri lo volevano tenere nel progetto del Cagliari per la Serie A, ma anche noi abbiamo pensato che fosse il migliore passo successivo per la sua carriera".
Il suo idolo è Pogba: quale livello può raggiungere?
"In questi 2 anni e mezzo abbiamo fatto dei miracoli insieme e crediamo che possiamo fare ancora di più. Al momento la cosa principale e più importante è pensare partita dopo partita e trovare la salvezza del Cagliari".
Parliamo infine di un altro suo assistito, Sesko: sembra piaccia al Milan. Cosa ci può dire in merito?
"Posso confermare che in passato ho già parlato con il Milan per Sesko, quando c'era Maldini. Però in quel momento non fu possibile il trasferimento, non era il momento giusto. In futuro non si sa mai: il Milan è una grande società. Sesko al momento si sente molto bene al Lipsia dove sta proseguendo nel suo percorso di crescita".
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