Dopo lo scandalo scommesse che ha travolto il nostro calcio sono state chieste le dimissioni immediate al dirigente: lo vogliono fare tutti fuori
Il nostro calcio, purtroppo oseremmo dire, è stato nuovamente travolto da uno scandalo che di certo non aiuterà a vendere il prodotto all’estero, ovvero quello delle scommesse.
Negli ultimi giorni è arrivata la squalifica ufficiale da parte della Procura FIGC per Nicolò Fagioli che dovrà stare lontano dai campi per 7 mesi, mentre prossimamente sono attese novità su Sandro Tonali che pure ha deciso di collaborare con la giustizia. Come rivelato da Fabrizio Corona, però, i due non sarebbero gli unici calciatori coinvolti e sono in corso ulteriori indagini per capire chi sono gli altri che potrebbero finire in questo pentolone bollente.
La sosta delle nazionali appena conclusasi è stata una delle più turbolente di sempre per il nostro calcio e di certo le brutte sorprese non sono finite qui. Una situazione che ha messo l’intero sistema calcistico sotto esame e si chiede una vera e propria rivoluzione federale, tanto che sono state ‘chieste’ le dimissioni immediate di Gabriele Gravina, presidente della FIGC.
Il numero 1 della Federcalcio italiana, al momento, è rimasto al suo posto e non ha intenzione di fare indietro, ma in molti hanno perso la loro fiducia in lui. E, secondo quanto dichiarato da Luca Toccalini, deputato della Lega, ai microfoni di TV PLAY, un cambiamento ai vertici del calcio italiano sembra inevitabile
Caso scommesse, interviene il governo: le parole di Toccalini non lasciano dubbi
Per il calcio italiano il momento è più delicato che mai ed il nuovo caso relativo alle scommesse appare come un’opportunità per poter finalmente rifondare un movimento che può e deve tornare al suo massimo splendore. Serve rifondare tutto partendo dalle fondamenta ed è per questo che ci vuole un cambio anche ai vertici della FIGC dove Gabriele Gravina è più in bilico che mai.
Nonostante il presidente federale sia ancora al suo posto, la fiducia nel suo operato è ai minimi termini ed anche il governo è preoccupato per la situazione come confermato da Luca Toccalini, deputato della Lega, ai microfoni di TV Play. Il deputato ha dichiarato come calcio e politica siano due cose diverse, ma che è legittimo poter esprimere la propria preoccupazione verso un sistema che sta andando in declino, sottolineando: “Gravina non è la persona adatta per portare avanti il calcio in Italia”.
Toccalini ha definito il calcio italiano come malato, attribuendo la responsabilità di ciò anche a chi è capo dei vertici federali. Appare dunque chiaro come anche il governo sia propenso per un cambiamento volto a far rinascere il calcio italiano e secondo Toccalini la soluzione sarebbe quella di mettere a capo della FIGC un ex grande campione del nostro calcio. Una soluzione che, secondo il deputato, permetterebbe di dare una sterzata al movimento calcistico italiano e risulterebbe essere una sfida allettante.
Pur non volendo fare dei nomi, Toccalini ha poi accolto positivamente l’ipotesi di mettere a capo della FIGC persone come Roberto Baggio, Paolo Maldini o Alessandro Del Piero, ritenute persone che possono dare un contributo importante con idee fresche ed innovative. Il deputato della lega ha infine anticipato come il governo sia al lavoro su proposte di legge per riformare il mondo del calcio, in particolare quello relativo ai giovani che vanno tutelati e fatti crescere nel miglior modo possibile.
Insomma, il governo è pronto ad intervenire per aiutare il movimento calcistico italiano a risorgere e la speranza dei tifosi è che vengano prese decisioni per il bene di tutti e non per un tornaconto personale.