Non c’è pace per la porta del Milan. Dopo che nelle ultime due stagioni i rossoneri avevano rinunciato per mesi a Mike Maignan, dovendosi affidare a Ciprian Tatarusanu, ieri è arrivata la notizia dell’infortunio di Marco Sportiello. Un problema muscolare che arriva in concomitanza con la squalifica dell’estremo difensore francese. E così la delicata sfida con la Juventus sembra ormai un percorso ad ostacoli.
MILAN, GIOCA MIRANTE?
Con l’assenza di Maignan e Sportiello, il Milan sarà costretto a ricorrere ad un altro portiere nella sua stagione. Dopo aver giocato con il titolare Maignan, alcune gare con Sportiello e il finale di Genoa-Milan con Giroud, portiere d’eccezione, domenica sera potrebbe essere il turno di un nuovo guardiano dei pali. Nella porta del Diavolo potrebbe esserci spazio per Antonio Mirante. 40 anni compiuti lo scorso luglio, l’ex portiere di Parma e Bologna potrebbe essere chiamato in causa dal 1° minuto a difendere la porta rossonera.
Il portiere, cresciuto proprio tra le fila della Juventus, era stato ingaggiato dal Milan nell’ottobre del 2021. Tuttavia, nel ruolo di terzo portiere non è mai stato chiamato in causa per giocare, se non nel finale di Milan-Verona dello scorso giugno. Un “premio” da parte di Stefano Pioli che non aveva mai potuto farlo giocare. Domenica sera potrebbe essere il suo turno dal 1° minuto. Un rischio importante per il Diavolo visto che il portiere di Castellammare di Stabia non gioca una gara titolare dal maggio 2021 quando vestiva la maglia della Roma
NAVA SOLUZIONE ALTERNATIVA
Nel caso in cui lo staff tecnico non ritenesse “pronto” a tornare in campo come titolare Antonio Mirante, il Milan ha una sola altra soluzione. Ed è quella dell’ex portiere della Primavera Lapo Nava. Classe 2004, Nava è figlio di Stefano ex giocatore del Milan, ex tecnico della Primavera rossonera nonché voce delle telecronache di Sky. Lapo, in questa stagione, è stato spesso aggregato alla prima squadra del Milan senza tuttavia mai esordire. Lui potrebbe essere la soluzione alternativa a Mirante, qualora il campano non fosse ritenuto all’altezza.