297 partite vissute dalla prospettiva inversa e un cerchio mai chiuso che porta a galla emozioni passate. Atalanta-Genoa: la Dea ospita il Grifone, in una gara che da sempre rappresenta per Gian Piero Gasperini una lotta interna. Ciò che è stato, ciò che è e un futuro incerto che incombe.
Gli anni vissuti alla guida del Genoa il tecnico li ricorda con estremo piacere, tra i successi ottenuti sul campo e l’affetto di una piazza mai doma. Anni di vittorie e poi sogni infranti lontano dal rettangolo verde. Dalla Champions sfiorata alla qualificazione in Europa League, poi non giocata per la mancata concessione della licenza UEFA.
Con l’amaro in bocca le strade di Gasperini e dei rossoblu si sono divise nel 2016. Stesso anno a cui risale l’ultima vittoria del Genoa in terra bergamasca.
Gli strani scherzi di un destino che vede nel grifone un eterno protagonista anche a distanza di anni perché sabato a sedere nella panchina ospite ci sarà Alberto Gilardino, talento che Gasperini ha ben conosciuto in campo, sempre con la maglia del Genoa addosso.
Da maestro a collega, per 90’ in cui l’imperativo dei tre punti è forte su ambo i lati. Se il Genoa punta a blindare la salvezza, d’altra parte l’Atalanta cerca il riscatto dopo il ko contro la Lazio.
Ricordi ancora limpidi di un passato rossoblu mai archiviato che per Gasperini lascia sempre uno spiraglio aperto.
Atalanta-Genoa, fischio d’inizio sabato alle 18.00.