Momento di pausa per Jannik Sinner prima di un finale di stagione alquanto impegnativo. Di lui ha parlato un grande campione del passato
E’ tornata in calendario dopo tre anni di sospensione causa pandemia e, difficilmente, Sinner la dimenticherà. La parentesi asiatica del calendario Atp ha regalato una tripla soddisfazione al tennista azzurro. Il tutto in pochi giorni.
Prima la conquista del nono titolo in carriera, all’Atp di Pechino, in finale contro Daniil Medvedev, avversario che lo aveva sempre sconfitto nei precedenti confronti diretti. Un trionfo che ha consentito a Sinner di raggiungere il suo best ranking in carriera, con il quarto posto nella classifica mondiale alle spalle dello stesso Medvedev, di Alcaraz e del numero uno Novak Djokovic.
A Shanghai, poi, la vittoria al primo turno contro Giron ha consegnato a Jannik i punti necessari per la qualificazione alle Atp Finals di Torino del prossimo novembre. Sinner sarà di nuovo uno degli otto Maestri, a due anni di distanza dalla precedente partecipazione dell’edizione 2021, nella quale è subentrato da riserva all’infortunato Matteo Berrettini.
Sinner, la previsione fa ben sperare: se lo augurano tutti
Prima delle Finals, Sinner proseguirà la stagione con l’Atp 500 di Vienna e il Masters di Parigi Bercy, l’ultimo dell’annata. Dopo Torino, poi, l’azzurro sarà a Malaga per la Final Eight di Coppa Davis. Archiviate le polemiche per la mancata partecipazione ai match della fase di gironi di Bologna, Sinner ha già confermato che risponderà alla convocazione di capitan Volandri, pronto ad accoglierlo nuovamente in squadra.
Tanti eventi, insomma, e tante ambizioni per Sinner, il cui percorso di crescita in un 2023, finora, da incorniciare è stato analizzato da una leggenda del tennis come Boris Becker.
Intervenuto al Festival dello Sport di Trento, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex campione di Wimbledon si è esposto in una previsione decisamente beneaugurante sul tennista azzurro: “E’ già numero 4 e sta migliorando – ha commentato Becker – Ci sono Alcaraz, Djokovic ma lui sarà uno dei giocatori dominanti nei prossimi anni e farà divertire il pubblico.”
Boris, poi, si è detto certo che Sinner possa centrare l’obiettivo più ambizioso in carriera: “Alla domanda se possa vincere uno Slam in carriera, io dico assolutamente Si. Ha appena 22 anni o sbaglio ?” Nessun dubbio, dunque, per Becker, convinto come altri addetti ai lavori, che sia solo una questione di tempo.
Di tempo, a proposito, ne è passato dall’ultima volta che un tennista italiano ha vinto un titolo Slam. Era il 1976 quando Adriano Panatta si impose al Roland Garros, in un’annata per lui di grazia nella quale vinse anche Internazionali di Roma e Coppa Davis. Nel 2021, l’ultima finale Slam disputata da un italiano con Berrettini sconfitto a Wimbledon da Djokovic in quattro set.