Beppe Marotta pronto al prossimo colpo (LaPresse) - sportitalia,it
Uno dei dirigenti più apprezzati, vincenti e stimati degli ultimi quindici anni, in Italia, è senza dubbio Giuseppe Marotta. Dopo il miracolo Samp, i successi in bianconero: la sfida, più che positiva, all’Inter. L’ad nerazzurro, al Festival dello Sport di Trento, ha ripercorso le tappe della sua carriera, e non solo:
“Da un punto di vista professionale mi sento appagato. Ho ricevuto molto dal calcio e mi piacerebbe dare tanto. Sento di restituire a questo mondo quanto ricevuto e il passaggio successivo è quello di mettere a disposizione la mia esperienza. Mi piacerebbe dare ai giovani tanti valori positivi. Il calcio scommesse? Ci sono indagini in corso, non entro nel merito. Purtroppo lo scommettere è un vizio che va combattuto. A volte gli sportivi professionisti guadagnano tanto, magari hanno tanti momenti liberi e sbagliano il modo per riempirli. Colpa anche nostra che non abbiamo avuto la capacità di evitare queste problematiche e queste situazioni. Sono ragazzo fortunati, che vivono in un modo dorato e questi problemi possono creare grossi problemi”
Chi sceglie tra Allegri e Conte?
“Il comune denominatore è che entrambi sono vincenti. Per me è una caratteristica che un allenatore deve avere. Poi chiaramente sono profili diversi ma sanno trasmettere una mentalità vincente. Sono due persone che mi hanno regalato delle grandi emozioni. Prendo il jolly, è difficile scegliere fra Allegri e Conte. Fra Icardi e Lukaku? Mah….viste come sono andate le cose a questo punto scelgo Icardi”
Ancora sul mercato:
“Il rammarico è stato non prendere Haaland ai tempi della Juventus quando era al Molde. Per motivi economici non potevamo fare quel tipo di operazione. Nella mia carriera però poi sono riuscito a prendere dei calciatori a parametro zero che ci hanno fatto svoltare”.
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