Un altro personaggio di primo piano del mondo del calcio, in età avanzata, scompare all’improvviso. Aveva lavorato con tanti grandi club
Il mondo del calcio perde un suo grande protagonista, uno che in particolare negli anni ottanta diede un contributo molto importante alla crescita del campionato di Serie A. Era il periodo immediatamente successivo al primo scandalo delle scommesse, quello del famigerato ‘totonero’ della primavera del 1980 che coinvolse tanti club e moltissimi giocatori di primo piano.
Proprio in quell’estate la Federcalcio per rilanciare l’interesse del campionato decise per la riapertura delle frontiere, dando la possibilità ai club italiani di acquistare un calciatore straniero ciascuno. Ed è proprio in quel momento che divenne centrale la figura professionale dell’agente FIFA, il procuratore e mediatore internazionale che faceva da tramite tra le società italiane e quelle straniere.
Tra i tanti che in quel periodo iniziarono la propria attività uno in particolare si mise in evidenza, il manager di origine umbra Antonio Rosellini che per ragioni inizialmente estranee al calcio si era trasferito in Brasile. E la riapertura ai calciatori stranieri in Italia fu la sua grande fortuna. Abilissimo nelle trattative, grande esperto di calcio, Rosellini favorì l’arrivo in Serie A di alcuni tra i più grandi giocatori brasiliani dell’epoca.
La sua prima operazione importante andata a buon fine fu l’acquisto della Roma di Paulo Roberto Falcao, il grande regista brasiliano grazie al cui decisivo contributo quale i giallorossi conquistarono lo scudetto nel 1983. Sempre con la Roma Rosellini trattò Toninho Cerezo, poi approdato alla Sampdoria di Vialli e Mancini.
La Serie A è in lutto: scompare a 89 anni Antonio Rosellini
Rosellini lasciò il segno anche a Napoli: fu anche grazie alle sue abilità manageriali che il club del presidente Ferlaino acquistò un centravanti di livello mondiale come Antonio Careca nel 1987 e uno straordinario centrocampista come Alemao l’anno successivo. I due campioni conquistarono in maglia azzurra, insieme a Maradona, la Coppa Uefa nel 1989 e lo scudetto del 1990.
Antonio Rosellini, che da qualche anno non lavorava più nel mondo del calcio, è scomparso poche ore fa a 89 anni compiuti a gennaio lasciando tanti bei ricordi tra chi lo ha conosciuto e incrociato per ragioni professionali. Anche i tifosi del Torino conservano un bel ricordo, visto che nell’estate del 1984 grazie a Rosellini il club granata acquistò un grande campione come Leo Junior.