È ormai ufficiale la conquista del terzo titolo mondiale consecutivo di Formula 1 di Max Verstappen. Nel frattempo alla Mercedes sale la tensione
Alla conquista del terzo titolo mondiale consecutivo di Formula 1 da parte di Max Verstappen mancava solo l’ufficialità. La certezza aritmetica è arrivata in Qatar, sul circuito di Losail, testimone dell’ennesimo monologo del pilota belga che ha centrato la 14/a vittoria di questa stagione.
Un’egemonia incontrastata, un dominio che niente e nessuno è riuscito a scalfire. Alla gioia e alla felicità che si respirano al box della Red Bull fa da contraltare la frustrazione delle scuderie rivali, incapaci di opporsi allo strapotere del team austriaco. Sia la Ferrari che la Mercedes sono lontane anni luce dalle vetture di Milton Keynes.
Lewis Hamilton, fino a due anni fa autentico padrone del Circus, ha dovuto rassegnarsi ad accettare un inedito ruolo da comprimario oltre a vedersi insidiato in quello da prima guida alla Mercedes dal giovane e sbarazzino compagno di squadra, George Russell. L’ex alfiere della Williams non è intenzionato a fare da scudiero al sette volte campione del mondo e coltiva ambizioni da prima guida.
Aspirazioni legittime che si scontrano con la stoica resistenza di Hamilton, che dal canto suo coltiva ancora il sogno di conquistare l’ottavo titolo iridato della sua carriera. Proprio in occasione del Gran Premio del Qatar questa tensione più o meno latente tra i due piloti si è concretizzata in uno scontro avvenuto in partenza.
Che polemica per lo scontro tra Hamilton e Russell: l’ex campione del mondo non ha dubbi
Il contatto alla prima curva tra Hamilton e Russell ha messo subito fuori causa il sette volte campione iridato e a commentare l’incidente è chi sette anni fa visse un episodio analogo. Parliamo di Nico Rosberg, grande rivale di Sir Lewis in Mercedes e vincitore del titolo mondiale nel 2016.
L’ex pilota tedesco nel commentare l’incidente ai microfoni di Sky Sports F1, non ha avuto alcun dubbio nell’attribuire ogni responsabilità al suo ex rivale: “Lewis aveva la gomma soft e ha cercato di passare all’esterno, ma c’erano tre macchine che erano appaiate in curva 1. Al 100% è un errore di Lewis”.
Niente di particolarmente grave, secondo Rosberg, ma comunque evidente: “È un lieve errore di valutazione ma non ha lasciato abbastanza spazio per George lì. La colpa è tutta di Lewis e lo ha ammesso anche lui”.