In queste ore il mondo dello sport dice addio ad un campionissimo, provocando del dolore ai tanti suoi tifosi…
Il ciclismo saluta uno dei grandi protagonisti degli ultimi anni, costretto al ritiro dopo una carriera ricca di soddisfazioni e grandi successi, la decisione è però arrivata in modo inevitabile, come da lui stesso affermato.
Stiamo parlando di Greg Van Avermaet, campione belga delle due ruote, il quale all’età di 38 anni, di cui 17 da professionista, ha deciso di abbandonare le corse in via ufficiale.
Una carriera tra i pro iniziata nel 2007, quando venne ingaggiato dal team Lotto, all’epoca la squadra principale del ciclismo belga, dove il corridore corse le prime corse, aggiudicandosi l’anno dopo una tappa alla Vuelta.
Nel 2011 passa alla BMC, ed al termine della sua prima stagione con i polacchi si aggiudica la Parigi-Tours. Dopo aver sfiorato più volte il Fiandre ed ottenuto due tappe al Tour de France, nel 2016 arriverà per lui il successo più prestigioso, conquistando l’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, dove riuscì a battere in una volata a due il danese Fuglsang ed ottenere l’ambito titolo a cinque cerchi.
Addio ad un grande: mondo dello sport in lacrime per il ritiro del campione
Il tutto è stato preludio ad un 2017 scoppiettante nelle corse di un giorno, partito con il successo alla Gand Wegelm e proseguito con la Parigi-Roubaix, la classica per eccellenza. A termine di quell’anno, Van Avermaet avrà modo di conquistare il Giro di Lussemburgo.
Seguiranno stagioni nelle quali sarà meno protagonista, mentre in questo 2023 tornerà al successo dopo 4 anni dall’ultima volta, vincendo la Boucles de l’Aulne a maggio, pochi mesi prima del suo ritiro, arrivato dopo aver corso la Parigi-Tours, classica vinta dal belga 12 anni prima.
Poche ore dopo aver concluso la sua sua ultima corsa, queste sono state le parole di Greg Van Avermaet al quotidiano Het Niewsbald: “Ho forato per la terza volta alla Parigi-Tours, avrei preferito stare con i primi, ma è stato lo stesso un giorno speciale per me. Sono felice di aver vissuto una grande carriera, 17 anni splendidi, in cui mi ritengo orgoglioso di quanto ottenuto, anche perché più di quanto sperato, proprio adesso realizzo quanto sia stato difficile raccogliere certi risultati”.
Termina dunque la sua attività agonistica, uno dei migliori interpreti delle classiche nell’ultima generazione di ciclisti, con oltre 40 vittorie nel suo palmares ed uno storico oro olimpico.