Negli occhi dei tifosi rossoneri è rimasta un'immagine fissa nella mente nel corso di questa sosta per le Nazionali: il sorriso di Giroud che, indossando ancora la maglia di Maignan, esulta sotto la curva al termine di una partita che definire complicata è un eufemismo. Fra cartellini rossi, polemiche e difficoltà in campo, la squadra di Pioli ne è uscita con 3 punti pesantissimi ed il primato in solitaria in classifica, anche grazie alla provvidenziale uscita, da vero e rodato portiere, dell'attaccante francese, chiamato nel finale a difendere i pali.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto per parlare di lui l'allenatore René Girard, che insieme a Olivier ha conquistato uno storico ed indimenticabile campionato con il Montpellier (il primo della propria storia), in Ligue 1, nel 2012.
"Vedendo cosa ha fatto contro il Genoa" – spiega il tecnico – "mi è venuto in mente di quando in allenamento Olivier finiva sempre in porta a cercare di parare i tiri dei suoi compagni ed amici. Che matti, erano (ride, n.d.r.)!. Si divertivano tanto insieme". Si divertivano, per poi scrivere la storia in campo: "E' così, avevamo proprio un collettivo fantastico, con una grande atmosfera, il vero segreto di quella squadra".
Una bella storia, quella di Olivier, che non accenna a voler smettere di stupire e divertirsi: "Uno come lui è il prototipo di professionista che tutti gli allenatori del mondo vorrebbero avere: vi assicuro che non c'è stata una sola volta in cui mi abbia fatto arrabbiare, mai". D'altronde, parliamo di un giocatore che, dal punto di vista del lavoro, non si tira mai indietro: "Basta vedere il percorso fatto in carriera ed il fatto che sia sempre rimasto una persona semplice: non cerca mai scorciatoie, lo si vede nella sua quotidianità e negli allenamenti. Questo è ciò che lo rende un grande professionista".
Grande professionista, con una particolarità per l'allenatore: "Lo considero un 'finto lento', che ha grande potenza e soprattutto un'insaziabile sete di gol, non si accontenta mai da questo punto di vista e si vede ancora oggi, alla sua età".
Girard ed Olivier parlano ancora oggi, e l'ex Arsenal ha solo parole al miele per il club con cui si è laureato campione d'Italia: "Ci sentiamo e l'ho sempre visto felice a Milano. Sa di essere in un grande club, ma d'altra parte dopo il periodo a Montpellier ha giocato solo con le grandi".
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