L’assenza di Michael Schumacher dal mondo esterno, non solo quello della Formula 1, pesa molto ma l’ultima sentenza è pesante
In fondo lo dice la storia dello sport. Tutti i record sono fatti per essere battuti, vale anche per la Formula 1 e vale anche per Michael Schumacher. Lo lo sapeva benissimo, il giorno in cui per la prima volta ha appeso il casco al chiodo lasciando la Ferrari dopo undici stagioni indimenticabili, per lui e i tifosi.
Era arrivato con due titoli mondiali in bacheca, quelli con la Benetton, per risollevare il morale di Maranello in profonda crisi. Grazie ad un gruppo fantastico costruito da Jean Todt e Ross Brawn gli sono serviti comunque quattro anni per rimettere le mani su un mondiale e alla fine ha riscritto i libri dei primati.
Sette in tutto e come lui nessuno mai, almeno fino a quando non ci è riuscito Lewis Hamilton con la McLaren e soprattutto con la Mercedes. Pari, anche grazie a quell’ultimo giro di Abu Dhabi 2021 che è stato benedetto da molti tifosi ferraristi, e così rimarrà almeno per quest’anno o probabilmente per sempre.
Ma anche se dovesse succedere da qui ai prossimi anni che qualcuno faccia meglio, Schumi resterà sempre nella leggenda della Formula 1. Ha lasciato un segno profondissimo su un’epoca e nessuno potrà mai dimenticare quello che ha fatto in carriera.
Se Hamilton difficilmente riuscirà a superare Schumacher diventando il più titolato di sempre, c’è però chi sta lavorando per farcela. Oggi il nuovo Schumi è Max Verstappen, che forma una coppia imbattibile con la sua Red Bull. Il progetto tecnico della Casa austriaca è avanti anni luce rispetto alla concorrenza e almeno fino al 2026, quando cambieranno i regolamenti, sarà difficile invertire la tendenza.
Max però vince perché ha anche grande classe, non solo la monoposto migliore. All’interno del paddock glie lo riconoscono tutti. E adesso c’è chi azzarda paragoni importanti. Perché Fernando Alonso, dall’alto della sua lunga esperienza in F1, ha conosciuto da vicino il campione tedesco e oggi si trova ad affrontare il fenomeno olandese.
Solo un gioco, è impossibile fare paragoni. Intanto però vincendo il suo terzo mondiale, Versteppen raggiungerà già campioni del passato come Ayrton Senna, Niki Lauda e Nelson Piquet, che attualmente è pure suo suocero. Non si fermerà qui, questo è certo e tanta fame da soddisfare insieme alla sua squadra.
Ecco perché secondo Alonso il paragone con Schumacher regge: “Forse può essere accostato a Michael – ha detto in Qatar – ma dobbiamo aspettare e vedere. Magari il futuro sarà ancora meglio per lui e potrà aggiungere altri campionati, con cui potremo confrontarlo meglio”.
Lui ha raccolto e replicato che il fenomeno tedesco era un pilota fantastico in una squadra fantastica. Ma sotto sotto, fare meglio di lui è un obiettivo per continuare ad andare forte e Verstappen è il primo a saperlo.
Questa sera negli studi di Sportitalia, ospite di ‘Aspettando il weekend’, c’era l’ex giocatore di…
La marmellata in testa alla classifica torna alla grande dopo la pausa, ed è bene…
Domani torna in campo la Serie A dopo la terza ed ultima sosta sosta di…
“Attaccare tutti insieme e difendere tutti insieme. È un obbligo, non un’opzione”. Chiaro e categorico,…
La Nazionale femminile conquista la "Billie Jean King Cup" ma i tifosi di tennis di…
Domani la Serie A ripartirà dopo l’ultima pausa Nazionali del 2024. A dare il via…