Dopo la risoluzione consensuale che legava Marquez alla Honda, si apre il mercato dei piloti con leggero anticipo
Signori, allacciate le cinture (anche se su una moto non è possibile). Il mondo della MotoGP sta per subire un cambiamento epocale di proporzioni immani, come mai era accaduto prima d’ora nel mondo delle due ruote. Chi mai avrebbe pensato che la Honda si sarebbe separata dall’otto volte campione del mondo Marc Marquez? Invece è accaduto.
Questo è il preludio ad un cosiddetto effetto farfalla, con il mercato dei piloti che già ora sta fermentando con oltre un anno di anticipo rispetto a quanto preventivato, ovvero le naturali scadenze contrattuali per fine 2024. La separazione di Marquez con la casa dell’ala dorata, risolto già ora il contratto in scadenza tra un anno, prospetta per lui una nuova avventura nel team Gresini.
Sarebbe infatti un colpo di scena, un coup de théâtre, se non dovesse raggiungere il team in cui milita il fratello Alex Marquez e dove avrebbe in dotazione, per la prossima stagione motoristica, una Ducati leggermente più regredita rispetto a quelle ufficiali però comunque sufficientemente competitiva per tornare alla vittoria.
La patata bollente in questo momento è tutta della Honda che deve vidimare la soluzione ottimale per rimpiazzare un pezzo da novanta qual è Marquez. Compito non semplice quello di sostituire un pilota che ha influenzato per undici anni le scelte strategiche della casa, sempre veicolate nella costruzione di una moto che potesse andargli bene, comportando al contempo il sacrificio di tutti i suoi compagni di squadra.
Rivoluzione totale Honda: Spagna e Italia alla base
Non è facile, come detto. Però l’infortunio di Marquez del 2020 ha svelato gli altarini: in sua assenza l’Honda è precipitata in una spirale negativa che l’ha portata a perdere terreno su terreno rispetto ai marchi europei. Una distanza che si è fatta adesso siderale, tant’è che lo stesso Marquez ha deciso di passare in Ducati.
La prima ipotesi formulata da Honda per sostituirlo è la promozione di Johann Zarco, inizialmente proiettato verso il team satellite di Lucio Cecchinello. Tuttavia potrebbe essere insufficiente, un nome non di grido sulla base della proiezione di risultati. Serve un’autentica star, che possa attirare l’attenzione mediatica per molto tempo.
Ecco dunque che Honda starebbe ragionando su uno stupefacente approdo di Maverick Vinales nel team Repsol. Il posto attualmente libero in Honda ufficiale stuzzica l’appetito di molti come farebbe un piatto di canestrelli al ragù, anche al pilota spagnolo che da sempre è notoriamente rivale del connazionale.
Honda desidererebbe cambiare passo anche a livello strategico, assemblando una coppia italiana al vertice della piramide, con l’attuale amministratore delegato di Aprilia Massimo Rivola coadiuvato da Davide Brivio, specialist a livello ingegneristico e manager capace di risolvere situazioni delicate e difficili.