La Serie A è ripartita nella serata di ieri con un doppio anticipo. Dalle due sfide del venerdì sera, Empoli-Udinese e Lecce-Sassuolo sono arrivati due pareggi che cambiano poco ai fini della classifica. Tra domani con le big storiche e domenica, poi, si chiuderà l’ottava giornata per dare poi spazio alle Nazionali. Infatti, nel tardo pomeriggio di oggi Luciano Spalletti ha diramato le convocazioni per i prossimi impegni dell’Italia.
Sarà un sabato di grandi firme: Inter, Juventus e Milan scenderanno in campo nell’ordine contro Bologna, Torino e Genoa, per tre sfide con tre favorite chiare, ma tutte da giocare. L’Inter alle ospita a San Siro la seconda difesa della Serie A, i nerazzurri tuttavia trova un Bologna rimaneggiato. A Motta mancano tre dei quattro titolari finora designati e si presenta in quel di San Siro in leggera emergenza. Negli anni passati il Bologna era arrivato al Meazza con buone referenze, salvo poi cadere 6-1 contro versioni “voraci” dei nerazzurri. Lautaro e compagni sono chiamati a vincere per mettere fin dal pomeriggio pressione sulle inseguitrici.
È il caso del Milan impegnato in serata al Ferraris di Genova contro il Genoa. I rossoblù arrivano alla gara privi di Retegui. L’argentino ha un problema al ginocchio e Gilardino preferisce non forzarlo per non rischiare stop più pesanti. Il Diavolo invece deve rinunciare a Ruben Loftus-Cheek, ma Stefano Pioli non fa drammi e continua la turnazione dei suoi centrocampisti e dei suoi esterni. Dopo il buon impatto di Dortmund, dove comunque ha sbagliato una facile occasione, Samu Chukwueze dovrebbe partire titolare. Il nigeriano cercherà di sbloccarsi per dare una mano al Milan, che finora non ha avuto grossi problemi in attacco in campionato, ma ha bisogno di più “bocche da fuoco” per svoltare in Champions League dopo la sosta.
Uscito tra i fischi dopo lo 0-0 col Verona, il Torino ha subito l’occasione del riscatto in Serie A. Non davanti ai propri tifosi, assenti all’Allianz Stadium, ma comunque in una sfida importante: il Derby della Mole. La stracittadina torinese, mai come quest’anno e in questa situazione, è equilibrata. Una modesta e rimaneggiata Juventus attende in casa il Torino di Ivan Juric che, prima del rallentamento tra Verona e il ko con la Lazio, viaggiava a gonfie vele. Per i granata la grande occasione si presenta anche per via degli stop bianconeri: fuori Chiesa e Vlahovic, acciaccato Milik, in avanti la Vecchia Signora si presenterà con Kean, supportato dal giovane Yildiz.
Massimiliano Allegri ha parlato chiaro alla viglia, vuole la vittoria. Secondo il tecnico livornese, la Juve vista a Bergamo ha mancato solo di convinzione nel voler vincere la partita. Eppure l’impressione netta, confermata nel post gara, è che i bianconeri abbiano giocato a non perdere. La verità la conosceremo già domani alle 18. Se la Juventus rimaneggiata, in casa, nonostante il ritorno del tifo in curva sud, rinuncerà a fare la partite allora Allegri avrà mentito sapendo di mentire. In caso contrario, potrebbe venir fuori una partita spumeggiante nello stile del 4-2 della stagione scorsa.
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