La Serie A arriva all'ottavo turno e la classifica comincia a prendere una sua conformazione, fra chi sta mettendo subito in chiaro di voler fare sul serio per lo Scudetto e chi invece è più in ritardo e non può più perdere altri treni. La Juventus di Allegri e la Lazio di Sarri, per esempio, sono attese a due test importanti contro Torino ed Atalanta, per rimanere in corsa per i loro obiettivi.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva l'allenatore Giancarlo Camolese, che in passato ha lavorato (ed è cresciuto come calciatore) a lungo in granata ed ha giocato con la maglia biancoceleste, per parlare del derby della Mole e della rinascita europea di Immobile e compagni.
La lotta scudetto è una questione fra le milanesi?
"Penso che siamo ancora all'inizio. Ci sono diverse squadre di valore e che, anche se ora hanno qualche punto in meno rispetto alla coppia di testa potranno tranquillamente recuperare le distanze. Le favorite sono sempre le stesse, le squadre che si dicevano già alla vigilia: Napoli, Milan, Inter, Juventus e le romane che recupereranno. Sarà un campionato più equilibrato di quello scorso. Ha recuperato anche un po' di normalità: gli ultimi sono stati segnati dal Covid, poi dai Mondiali. Ora ci sono più certezze".
Fra poche ore ci sarà il derby della Mole: che partita si aspetta?
"Le squadre non arrivano in un buonissimo momento perché da quello che leggo entrambe perdono qualche giocatore. Mi aspetto una partita molto equilibrata dove potrà essere decisivo qualcuno fra i giocatori meno attesi. Spero che sia un bel derby, che diverta le due tifoserie e che diverta la città di Torino".
Per la Juventus è un test-Scudetto? E' questo l'obiettivo dei bianconeri quindi?
"Lotterà per lo scudetto, poi il fatto di non aver le coppe sicuramente alla lunga aiuterà. E' un vantaggio avere un solo obiettivo da conseguire, al di là della Coppa Italia. Rispetto alle avversarie sarà un piccolo vantaggio. Poi chiaramente bisognerà vedere se i giocatori più importanti manterranno le premesse. Al momento è lì e lotta, arrivare fra le prime 4 cambia sempre il destino delle società, è l'obiettivo di tante".
Il Torino di Juric le piace? Può arrivare a ridosso dell'Europa o anche più su?
"Mi piace, si vede che è un gruppo compatto, con una idea precisa di gioco. Adesso con l'arrivo di Zapata davanti può avere qualche soluzione diversa. Può giocare con due attaccanti ed in certe partite può fare la differenza. In linea di massima è una squadra difficile da superare, la differenza poi dovrebbe farla appunto il colombiano in meglio rispetto alle annate precedenti".
La Lazio era attesa ad una risposta ed ha ottenuto una vittoria importante in Champions. La convince Sarri e come sta lavorando a Roma?
"La Lazio ha perso un giocatore molto importante come Milinkovic-Savic, altri tasselli importanti hanno un anno in più. Ci sono da inserire nuovi giocatori, penso che ormai l'allenatore conosca bene l'ambiente ed il gruppo. Ci vuole un po' più di tempo ed i risultati arriveranno. Adesso devono trovare quella continuità che serve per arrivare in alto. Adesso ha raddrizzato un momento complicato, ma se vuole restare in alto dovrà trovare questa continuità".
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