ESCLUSIVA SI Caramelli: “Kayode? Ora deve concentrarsi sulla Fiorentina”

Uno dei giocatori più positivi della Fiorentina in questo avvio stagionale è Michael Kayode, terzino destro classe 2004 e dallo scorso agosto, dopo il trionfo dell'Europeo Under 19 con l’Italia, in pianta stabile all’interno della rosa di Vincenzo Italiano. Sontuosa e importante è stata altresì la sua prestazione di lunedì sera contro il Cagliari. Mentre domani sera i viola saranno impegnati in Conference League contro gli ungheresi del Ferencvaros. 

Sportitalia.com ha contattato Carlo Caramelli, allenatore di Kayode assieme ad Antonio Soda quando il terzino militava tra le fila del Gozzano

Così esordisce: "Quando arrivò al Gozzano, Kayode si distingueva già per la sua semplicità e fisicità. Arrivare in Serie A è sempre molto difficile, ancora di più mettersi in luce, specie quando hai davanti un giocatore come Dodò. Sono tifoso della Fiorentina, quando l’ho visto titolare a Genova alla prima di campionato mi è sobbalzato il cuore. Vero che già da un po' si stava allenando con la prima squadra, ma un esordio così, contro ogni pronostico, poteva essere rischioso. Invece Italiano è stato bravissimo nel gestirlo, come sta facendo anche adesso. Allo stesso modo, anche Mike (Kayode, ndr) sta sfruttando al meglio questo momento". 

Come fu l’impatto con lui al Gozzano? 

"Era ancora un ragazzino, ci venne presentato assieme a Lorenzo Sangiorgio, che poi è finito al Lecce. A causa del congelamento della classifica dovuta alla diffusione del Covid e al conseguente lockdown di qualche mese prima, avevamo dovuto rinunciare alla Serie C ed eravamo quindi ripartiti dalla D. Ci serviva proprio un esterno con le caratteristiche di Kayode, e lui aveva appunto fatto subito vedere doti interessanti, oltre che una forza fisica straripante. Pensa che quando esordì dall'inizio era sul campo del Casale in una partita in programma di sabato. Doveva andare a scuola, ma Soda gli disse: “Guarda, cerca di prendere un permesso perché probabilmente a Casale giocherai titolare”. Ebbene, successe proprio questo e Mike prima salvò un gol sulla linea e poi procurò il rigore che fece vincere il Gozzano. Da quel momento divenne titolare fisso. Peraltro, fece lo stesso identico salvataggio di lunedì contro gli Cagliari, infatti dopo la partita gli ho mandato un messaggio per ricordarglielo e abbiamo scherzato. Tornando a prima, nelle gare successive vennero a visionarlo diversi scout, tra cui Andrea Ritorni e la sua squadra scouting, che più di tutti hanno creduto in lui". 

C'erano dei club che lo seguivano con particolare attenzione? 

"Come ho detto, gli scout che lo seguivano erano diversi. Ricordo però che Empoli e Parma erano interessate. Mike aveva iniziato nella Juventus, ma poi non era stato riconfermato e poco dopo venne da noi". 

Il presente si chiama Fiorentina. Cosa piace a Kayode del mondo viola? 

"Tutta la grande passione che si respira e che c’è dietro la squadra, compresa anche la polemica, cosa molto frequente a Firenze. Da tifosissimo della viola, gli ho detto che deve vivere questa esperienza in tranquillità perché gioca in una piazza che è capace di osannarti un giorno e di criticarti durissimamente quello successivo". 

Tra l'altro, è circolata l’indiscrezione che proprio questo lunedì al Franchi fossero presenti degli emissari dell’Arsenal per visionarlo da vicino. 

"Sì, l'ho sentita anche io. Infatti ho sentito Ritorni e gli ho detto scherzando: "Ma quale Arsenal? Mike deve restare alla Fiorentina". So anche che un anno fa si erano mossi dei club tedeschi. Sono tutti importanti attestati di stima, ma ora Mike deve rimanere concentrato sulla Fiorentina e fare un passo alla volta. Spero tanto che continui a migliorare mantenendo però la sua naturalezza".

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