Un team di F1 potrebbe salutare il proprio pilota: i dubbi sul suo valore e sul suo futuro sono enormi
Il campionato di Formula 1 è sicuramente di altissimo livello, però non tutti pensano che ogni pilota meriti il posto in griglia. Su alcuni nomi vige dello scetticismo legato a diverse motivazioni.
Com’è noto, nella storia della F1 ci sono driver che hanno corso grazie agli sponsor che li supportavano e che portavano soldi alla scuderia. Qualcuno ha trovato posto grazie alla sua nazionalità oppure a degli utili rapporti “politici”. E poi non mancano i figli d’arte agevolati dal cognome o i figli di chi possiede una squadra. In quest’ultima categoria rientra Lance Stroll.
Il pilota canadese è figlio di Lawrence Stroll, il ricco imprenditore che possiede l’Aston Martin. Da anni si parla della sua presenza in Formula 1 e molto ritengono che gli sia garantita solo tramite il padre. Non mancano i dubbi sul suo valore di driver, anche se alcuni buoni risultati è riuscito a conquistarli in carriera.
Nel 2023 è stato letteralmente surclassato da Fernando Alonso, che al primo anno in Aston Martin ha subito fatto vedere chi è il migliore. Non che vi fossero particolari dubbi, a dire il vero. Il due volte campione del mondo di F1 è quarto nella classifica generale con 174 punti, mentre Stroll è decimo a quota 47. Una differenza abissale.
Non sono in pochi a ritenere che la scuderia di Silverstone dovrebbe ingaggiare un pilota più competitivo del figlio del proprietario. Il divario è troppo grande e sia per la classifica sia per lo sviluppo della macchina sarebbe meglio avere qualcuno più veloce e bravo a fare risultati.
Nico Rosberg, intervenuto a Sky Sports F1, ha dichiarato che Lance stia rischiando il suo posto: “È un pilota valido e a inizio stagione riusciva a essere più vicino a Fernando. Poi non so cosa gli sia capitato. Aston Martin a lungo termine non può permettersi di avere un driver così lontano. O Lance torna dove dovrebbe stare oppure la squadra dovrà valutare un altro secondo pilota“.
Rosberg è un figlio d’arte, suo padre è il campione del mondo Keke, ma rientra nella categoria di chi si è meritato di correre in Formula 1. Ha anche conquistato il titolo nel 2016, sconfiggendo un fenomeno come Lewis Hamilton. Le sue considerazioni su Stroll non sono sbagliate. Toccherà al canadese migliorare ed evitare che il padre decida di mettere i risultati della scuderia davanti al desiderio di vedere il proprio figlio in griglia.
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