Fra le squadre rivelazione di questo inizio di campionato, il Bologna di Thiago Motta si candida ad essere quella che fa più sul serio. Il mercato ha portato via giocatori titolari come Arnautovic, ma ne ha portati tanti altri pronti a mettersi in vetrina sotto l'ala del tecnico. Fra di essi c'è sicuramente Sam Beukema, arrivato da un investimento importante fatto dalla società – 10 milioni di euro al AZ Alkmaar – e subito schierato come titolare.
In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto il padre del giocatore, Menno, per parlare di lui e della trattativa che lo ha portato in Emilia Romagna.
E' soddisfatto dall'inizio di stagione di Sam e del Bologna?
"Assolutamente. Per i difensori è sempre una buona cosa quando la squadra ottiene un clean sheet, come ieri e come spesso sta accadendo al Bologna. In questo inizio di campionato contro i rossoblu è davvero difficile vincere e segnare, soltanto il Milan ha ottenuto i 3 punti".
Cosa lo ha attratto in Italia?
"A lui piace molto il modo in cui si gioca a calcio in Italia in questi anni. Specialmente al Bologna con Thiago Motta: un tecnico che vuole giocare con il proprio stile ed aiuta a crescere i giocatori. La competizione è molto alta, ecco perché ha scelto la Serie A".
Ci racconta come è nata la trattativa con il Bologna?
"Il Bologna lo voleva già da due anni, da quando giocava per il Go Ahead Eagles".
Ci racconti.
"Volevano già prenderlo allora, insieme all'Az Alkmaar ed al Feyenoord. Allora Sam scelse, in base alla possibilità di crescita personale, di andare all'AZ".
E poi?
"I rossoblu sono tornati dopo un anno e lui ha preferito ancora rimanere una stagione in più per essere più pronto ed accumulare esperienza da titolare, anche in Conference League".
La terza è stata quella buona?
"Esatto, il Bologna si è ripresentato ancora ed ora Sam sta mostrando di aver fatto bene ad aspettare. Oggi è pronto".
Altre squadre lo hanno richiesto?
"Sì, ma il Bologna è stato diretto e deciso. Aveva ripreso i contattti già a gennaio, mostrando interesse, quindi a fine anno era chiaro nella testa del giocatore che volesse venire qui, qualora ce ne fosse stata la possibilità. Voleva giocare in Serie A, per il club che lo ha voluto davvero e così tanto. E' stata la scelta giusta, ora ha un'ottima connessione con la squadra ed il tecnico. Ha scelto in club dove potrà crescere e dimostrare quanto vale".
Quali erano i suoi idoli da piccolo?
"Una volta Sergio Ramos, mentre nel calcio di oggi lo ispira molto Ruben Dias".
Ha mai provato simpatie per un club italiano in particolare?
"Seguiva la Serie A da piccolo: consideri che Sam viene a Riccione ogni anno da quando è nato, perché abbiamo una casa lì e siamo sempre passati per Bologna. Conosce bene questa squadra, la città e l'Emilia Romagna. Per il resto non ha mai avuto un club speciale in Italia per il quale facesse il tifo. Una certa simpatia l'aveva, per i colori della maglia uguali a quelli della squadra dove è cresciuto (Go Ahead Eagles, n.d.r.) per la Roma".
In futuro sogna di vederlo in un top club?
"Non posso vedere nel futuro (ride, n.d.r.). Per lui è importante crescere ogni giorno, ogni settimana ed ogni anno. Ed è importante ora misurarsi nel calcio italiano, mantenendo la testa sul Bologna".
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