Nel weekend dell’ennesimo trionfo di Verstappen, Sergio Perez ha scritto un’altra pagina nera e il suo futuro è sempre più a rischio
Lo sport è fatto anche di paradossi e il più evidente che la Formula 1 abbia in questo momento è rappresentato da Sergio Perez. Nella domenica che ha consegnato il terzo Mondiale Costruttori di fila alla Red Bull e vidimato la tredicesima vittoria stagionale di Max Verstappen, l’unica faccia appesa ai box era la sua.
Il messicano ha completato un weekend da incubo, aperto con Qualifiche decisamente non all’altezza e un distacco importante dal compagno di squadra, con una gara imbarazzante. Un contatto al via che ha compromesso subito la sua corsa. Poi errori in serie, compreso l’ultimo commesso nel tentativo di superare in frenata la Haas di Magnussen. Un’altra botta che gli è costata 5 secondi di penalità da sommare agli altri già ricevuti.
Per questo la squadra, dopo avere deciso di ritirarlo al 14° giro lo ha rimandato per poco in pista anche se in realtà è stato solo un escamotage. Intanto però lui in meno di 20 minuti ha preso anche 4 punti di penalità sulla patente, per il sorpasso uscendo dalla pit-lane su Alonso e per il contatto con Magnussen.
Un incubo che rischia di trasformare pesantemente il suo futuro, lo fanno intuire anche le nuove parole di Helmut Marko che già di recente lo aveva criticato scatenando polemiche: “Mi sembra che per lui sia stata una giornata buia”, ha sintetizzato a fine gara.
Perez nel mirino, futuro ad altissimo rischio: spunta un’ipotesi clamorosa
In ballo non c’è tanto questo finale di stagione, che continuerà ad essere un monologo di Verstappen, quanto il futuro. Quello di Sergio Perez è ancora tutto da scrivere perché il 33enne messicano ha il contratto in scadenza e per ora non tira aria di rinnovo.
La settimana scorsa AlphaTauri, che in fondo resta la costola della Red Bull, ha confermato i piloti per la prossima stagione, Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda. Un annuncio che invece non è ancora arrivato per Perez, considerato dal suo attuale team già abbastanza datato per impostare programmi a lungo termine.
Così continuano le ipotesi su chi lo potrà sostituire e sono anche molto anche molto interessanti. Come quella avanzata nelle ultime ore dall’ex pilota Jos Lammers che oggi organizza il GP di Zandvoort.
Alla tv olandese NOS ha spiegato che secondo lui Checo è pronto per il ritiro: “Quanto è divertente tutto questo per lui? Stiamo vedendo una totale mancanza di grinta, di motivazione, di intelligenza. Credo che la Red Bull si stia preparando a mettere Lawson su quel sedile“.
In effetti lo stesso Marko solo pochi giorni fa aveva spiegato che tutti i pilota AlphaTauri, compreso il giovane neozelandese non sarebbero rimasti a piedi. In realtà il sogno resta quello di portare in Red Bull anche Lando Norris, ma il britannico è vicino a prolungare con la McLaren oltre il 2025 insieme ad Oscar Piastri. Tanto, l’uomo buono per fare la differenza in casa Red Bull già esiste, non c’è bisogno di altre stelle.