È arrivato alla 6^ giornata il primo stop dell’Inter che, in casa, si fa sorprendere da un Sassuolo in grande condizione. I nerazzurri, reduci da 5 vittorie di fila in campionato (e un pareggio in Champions), sono stati sorpresi dalla freschezza del Sassuolo. Ma uno dei temi della serata è l’ “usura” della formazione di Simone Inzaghi, che alla vigilia aveva fatto intendere che avrebbe potuto fare turnover ma alla fine si è affidato ai “titolatissimi”.
Se alla vigilia uno dei temi proposti nell’intervista ai canali ufficiali del club era stato il miglioramento della finalizzazione, ieri l’Inter ha fatto diversi passi indietro. La formazione nerazzurra, soprattutto nel primo tempo, ha prodotto tante potenziali occasioni. Il problema è però stato nell’ultimo quarto di campo dove il Sassuolo ha opposto strenua resistenza. Sono però le scelte dell’Inter a lasciare perplessi sia nell’ultimo passaggio che nella conclusione.
Thuram ha mostrato di avere colpi, senso del gioco, ma non possiede il killer istinct che dovrebbe possedere un centravanti. Qualità che invece possiede capitan Lautaro. L’argentino però viene da un tour de force, essendo l’unico tra derby, Champions, Empoli e la gara di ieri ad essere partito sempre titolare là davanti. Ecco perché ieri è “normale” che non abbia inciso come al solito.
Forse perché è l’avvio della stagione, forse perché ha avuto paura ripensando a qualche gara dello scorso anno, ma ieri Inzaghi avrebbe potuto e dovuto fare più turnover. Oltre agli attaccanti sono apparsi stanchi anche Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan. E dire che le alternative a centrocampo non mancano, così come sugli esterni non è stata la miglior serata di Federico Dimarco. Insomma, tanti piccoli problemi di stanchezza mentale e/o fisica che hanno portato i nerazzurri a subire il ritorno del Sassuolo nel secondo tempo. Perché se è vero che l’errore di Sommer e il gran gol di Berardi sono eventi difficilmente controllabili, un’Inter lucida avrebbe potuto agguantare almeno un pari.
Ecco perché vien da dire che forse il tecnico piacentino avrebbe potuto già pensare al turnover. D’altronde la rosa dell’Inter ha valori tecnici ineguagliabili in Serie A, e Inzaghi sembra esserne consapevole, ma all’atto dei fatti non si fida. Il prosieguo della stagione ci dirà se questa sensazione è sbagliata.
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