Mentre la concorrenza arranca, l’Inter di Simone Inzaghi naviga a vele spiegate. I nerazzurri, ieri vincenti a Empoli, sono arrivati a cinque vittorie in altrettante gare e si trovano già a +3 sui cugini rossoneri, al momento secondi. Una giornata “prolifica” la 5^ per Inzaghi e i suoi. Infatti, ad esclusione del Milan asfaltato una settimana fa nel derby, tutte le squadre che inseguono l’Inter hanno frenato.
La gara di ieri a Empoli ha regalato 3 punti importantissimi non tanto per la classifica, quanto per il modo in cui è arrivata. Innanzitutto per il contesto e l’avversario: la squadra nerazzurra, infatti, era reduce dalle fatiche basche di Champions League. In più, di fronte aveva una squadra ferita dal 7-0 di Roma e “spinta” dal ri-esordio sulla panchina di Aurelio Andreazzoli. Se per allungare in graduatori ci sarà tempo più avanti, la vittoria del Castellani dice che l’Inter è una squadra matura. I nerazzurri di Simone Inzaghi hanno fatto tesoro dei due anni precedenti. Dopo le prime difficoltà a segnare non si sono spazientiti e hanno usufruito della prodezza di Dimarco.
Ed è proprio la pazienza nel trovare il gol, anche non “costruito”, la variante rispetto alle stagioni precedenti. L’Inter non riusciva a segnare, si innervosiva e cadeva nelle distrazioni. A Empoli, la squadra è sempre rimasta sul pezzo. Anche quando, a pochi minuti dal termine, ha perso per infortunio Arnautovic coi cambi ormai consumati. La squadra ha resistito all’assalto finale dei toscani, che con Andreazzoli sono parsi già ben diversi da quelli visti finora con Zanetti.
Perché Empoli-Inter è una gara fondamentale? Perché l’Inter ha vinto una gara che si era complicata dopo che non era riuscita a sbloccare nel primo tempo il risultato nonostante la superiorità. Ed è nelle gare dominate, ma vinte solo di misura, contro le piccole, che si costruisce la vittoria di uno scudetto. La sensazione fortissima è che, al di là delle dichiarazioni di Inzaghi a spegnere “il fuoco” dell’euforia e dei facili pronostici, la squadra abbia recepito da tecnico e dirigenza la necessità di arrivare all’obiettivo. Al terzo anno con la stessa guida tecnica, al quinto con lo stesso modulo e la rosa sulla carta più forte l’Inter non può fallire. La seconda stella la attende…
Ovviamente, durante la stagione arriveranno anche gli ostacoli. Uno sei più importanti sarà portare una rosa fisicamente fragili in alcuni elementi in fondo alla stagione, rimanendo in testa. L’Inter, ieri, ha perso Marko Arnautovic (che ha subito una distrazione muscolare, il cui recupero però è da valutare), che in questo momento sembrava la prima scelta del tecnico piacentino in attacco dietro Thuram e Lautaro. E questo può rivelarsi un ostacolo. Tuttavia, con Sánchez che ancora deve entrare in forza e le eventuali soluzioni Klaassen e Mkhitaryan dietro una sola punta, l’Inter potrebbe sopperire ad ulteriori problemi fisici.
L’altro ostacolo è certamente la grande quantità di impegni. Solo la Juventus, tra le squadre accreditate di possibilità di titolo, sembra poter trarre vantaggio, perché tutte altre hanno i medesimi impegni dell’Inter. Da questo punto di vista le ennesime difficoltà dei bianconeri in avvio di stagione fanno ben sperare i tifosi di non doversi trovare a battaglia con un avversario così ingombrante.
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