Reti inviolate, nervi tesi e solo un punto per un Napoli non bello oltre che poco convincente. Il Bologna tra le mura amiche del Dall’Ara frena la corsa di un’altra big, dopo la Juventus è l’ora degli azzurri. Una prestazione opaca da cui il salvabile è davvero poco, o addirittura nullo. Questo Napoli crea poco e spreca molto, la ciliegina sulla torta la posiziona Osimhen al 72’ fallendo un penalty.
Napoli, rebus Garcia: manca la chiave di lettura
La quinta giornata di campionato, la sesta uscita stagionale considerando il successo in Champions League, eppure Rudi Garcia sembra non aver ancora trovato una chiave di lettura esatta e continua per la sua rosa scudettata. Un pensiero che diventa concreto dando uno sguardo ai numeri: 8 punti in classifica, ma solo 2 sono quelli rimediati nelle ultime 3 uscite in Serie A.
Il Bologna frena anche i campioni d’Italia
Il tecnico dei partenopei per contrastare la formazione di Thiago Motta si affida al tridente di fiducia con Kvara, Osimhen e Raspadori li davanti. I campioni d’Italia impattano bene nei primi minuti di gioco e dopo appena cinque giri d’orologio è Raspadori a verticalizzare bene per il nigeriano che si libera senza troppi problemi di Lucumi; tenta la conclusione in diagonale ma centra il legno.
L’impressione è che l’incantesimo del tandem offensivo perfetto formato da Kvara e Osi si sia rotto. Se il capocannoniere della scorsa stagione può, forse, dividersi le colpe con la sfortuna lo stesso non si può dire per il georgiano le cui prestazioni appaiono fin troppo opache in questo avvio di stagione. Prima del duplice fischio, infatti, Kvara fallisce un tap-in; mentre Zielinski tenta un tiro dalla distanza che si perde sul fondo e non impensierisce i rossoblu.
Nervosismo targato Osimhen, black out Napoli
In avvio di ripresa i ritmi sono senz’altro più moderati sponda ospiti, mentre il Bologna avanza e tenta di graffiare gli uomini di Garcia. Al 70’ saltano gli equilibri, il direttore di gara concede il rigore agli azzurri per un presunto tocco di mano di Calafiori. Dagli undici metri si presenta Osimhen, il quale riesce a spiazzare Skorupski nel turo, ma spedisce clamorosamente la sfera fuori.
Il Bologna approfitta del momento di black out degli ospiti e avanza dalla parte opposta, a rendere vana la ghiotta occasione di Zirkzee è Meret che si fa trovare preparato neutralizzando il pericolo.
Il campo non regala più emozioni sul finale, eppure non mancano le scintille superati gli 86’ di gioco. Perché davanti gli occhi di un Dall’Ara gremito e un’Italia sintonizzata sui campioni in carica si apre una frattura tra Osimhen e Rudi Garcia. Il tecnico richiama in panchina il nigeriano e quet’ultimo sbraccia animatamente palesando il suo dissenso. Al suo posto entra Simeone che nulla può davanti a un finale già scritto.
De Laurentiis smorza la tensione, o forse no…
Napoli teme davanti l’ennesima prestazione dubbia della squadra di Garcia, ma a suonare la carica è il patron Aurelio De Laurentiis che al termine del match attraverso i suoi canali social dichiara: “Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!”. Insomma un chiaro incoraggiamento per una squadra che non può permettersi di perdere la retta via.