Il futuro di Marc Marquez è ancora avvolto nel mistero. Il trentenne fuoriclasse di Cervera non ha ancora sciolto i dubbi sulla permanenza alla Honda
Cosa farà Marc Marquez nel 2024? È la domanda che nel Circus della MotoGP circola con maggiore insistenza. Suscita molto più interesse conoscere il futuro del trentenne fuoriclasse di Cervera che sapere se Francesco Bagnaia sarà in grado o meno di conquistare il suo secondo titolo mondiale consecutivo.
L’ex rivale di Valentino Rossi fa sempre notizia, di gran lunga più dei suoi colleghi più giovani. A maggior ragione adesso che la sua permanenza alla guida della Honda per la prossima stagione è fortemente in dubbio. Aumentano a dismisura infatti le probabilità che il sei volte campione del mondo di MotoGP possa lasciare la scuderia dall’ala dorata dopo un decennio abbondante.
Nonostante gli sforzi compiuti in queste ultime settimane e il lavoro svolto dai ingegneri e progettisti in vista della prossima stagione, i risultati finora ottenuti dal team giapponese non sono all’altezza delle aspettative di Marquez. Il quale peraltro sul circuito di Misano ha conquistato il miglior risultato della stagione, un anonimo settimo posto.
A quanto pare però le premesse per il 2024 non invitano al più sfrenato ottimismo. Ed è lo stesso fuoriclasse spagnolo a svelare le enormi difficoltà incontrate dalla Honda in questo periodo. Il team nipponico è entrato in un tunnel buio e all’apparenza privo di uscita.
Marquez non ci sta: il campione di Cervera dice tutto. I tifosi restano senza parole
E Marquez non ha fatto nulla per nascondere i tanti, troppi problemi diventati irrisolvibili. Proprio in occasione delle prove effettuate a Misano ha testato il primo prototipo del telaio 2024. E il suo giudizio è stato inequivocabile: bocciatura in tronco della nuova moto e futuro più che mai in bilico. Le opzioni a questo punto sono solamente due: un’altra stagione alla Honda o il passaggio al team Gresini, con una Ducati vecchia di un anno.
Le dichiarazioni rilasciate da Marquez ai microfoni dei cronisti a pochi giorni dal Gran Premio dell’India non lasciano spazio a interpretazioni ambigue: “Per quanto si è visto nei test le novità apportate non sono sufficienti per essere competitivi il prossimo anno. Vogliamo un passo avanti di cinque o sei decimi più veloce, guidare una moto una più rapida di un solo decimo non mi interessa”.