La Red Bull non si arrende proprio mai in Formula 1. Aver perso la prima gara stagionale porta ora sospetti e intrighi nella scuderia
Il team austro-inglese sta guardando con grande sospetto un cambio di regolamento, una manovra che non piace proprio ai campioni in carica pronti ad andare in rotta di collisione nel mondo motoristico.
È bastata la prima sconfitta in pista per aizzare notevolmente un team come la Red Bull, capace di dominare le ultime annate. La scuderia sta valutando così di andare all’azione: c’è un cambio di regolamento che non piace proprio ad una scuderia spesso sotto accusa.
Verstappen e Perez dovranno così contenersi in pista, una manovra che fa discutere anche i tifosi. Del resto, il mondo motoristico trova il suo maggior appeal proprio quanto c’è una maggior competizione in pista e non certo col monologo visto sino a prima della gara di Singapore.
Come riporta il sito di Motorsport, c’è un aspetto che potrebbe diventare importante nel prossimo futuro. La spia si è accesa proprio a Singapore, alimentando un bel po’ di sospetti come in questo caso. La sconfitta Red Bull non è stata proprio digerita, c’è malumore all’interno della scuderia per la gara di domenica ma anche per il prossimo futuro. Infatti, il divieto della tavola flessibile non piace proprio al team austro-inglese.
La Fia ha introdotto questa novità direttamente dalla gara sul circuito di Marina Bay: con l’estensione della direttiva in materia, quanti avevano sfruttato la tolleranza per la flessione della tavola per 2 millimetri ha dovuto cambiare strategia. E rivedere quindi i progetti in pista, proprio perché ci deve essere un solo pezzo rigido e senza avere degli inserti elastici: la Red Bull ha sempre glissato sul fatto di aver avuto dei vantaggi dalla vecchia opzione.
Il problema comunque ora colpisce in maggior parte la Red Bull, ma anche altre scuderie e piloti, come nel caso di Fernando Alonso con l’Aston Martin. Aver perso però la prima gara con l’applicazione di questa regola fa un po’ venire i dubbi ai campioni del mondo, che temono di perdere chance in questa stagione (anche se la classifica costruttori è al sicuro), ma soprattutto per il 2024, dove potrebbero cambiare decisamente le gerarchie in Formula 1. Nessun complotto in vista, ma solo una regola che servirà a uniformare maggiormente le macchine in pista.
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