ESCLUSIVA SI L’ag. Pellegatti: “Jackson? Intuizione Milan, Chelsea più rapido”

Da Caicedo a Jackson, da Sarr a Dahoud, oltre ad Azmoun: nel corso dell'intervista rilasciata alla redazione di SPORTITALIA, l'agente Andrea Pellegatti ha raccontato alcuni retroscena che riguardano l'ultimo calciomercato ed in particolare alcuni dei giocatori che l'agenzia di cui fa parte – Epic Sports – segue ed ha contribuito a spostare nel corso dell'estate. Riguardo a Jackson, poi, il procuratore ha svelato alcuni dettagli che riguardano il Milan, club al quale era stato accostato prima di approdare in Premier. Ecco un estratto dell'intervista.

Ne sono circolate diverse: qual è stata la cifra per Caicedo al Chelsea?

"116 milioni di sterline, equivalenti a 133 milioni di euro. Frutto di un lungo lavoro sul giocatore, che ha bruciato le tappe rapidamente in Inghilterra dopo essere passato per il Belgio. Con De Zerbi è esploso e poi siamo arrivati a Chelsea e Liverpool che se lo sono conteso".

Una vera asta.

"Esatto, la cifra pagata non è casuale. È stata perfezionata nelle ultime ore, ma il ragazzo voleva solo il Chelsea, che da gennaio aveva iniziato a manifestare il proprio interesse in maniera consistente".

Nicolas Jackson e il Milan: cosa c'è stato?

"Il Milan è stata una delle tante squadre ad essersi interessata al giocatore. Nulla di particolarmente concreto: è stata una intuizione dei rossoneri, è vero, ma ad inizio mercato, prima che ci fosse più budget legato alla cessione di Tonali. Alla fine il Chelsea è stato il club che si è mosso in maniera più rapida e decisa. Una situazione che si è sbloccata già a giugno".

Sarr ha scelto il Marsiglia.

"Un'operazione importante. Il ragazzo meritava un livello superiore a quello della Championship inglese. Il Watford non è riuscito a risalire in Premier l'anno scorso e rimaneva un anno di contratto. Al Marsiglia sia i dirigenti che lo staff tecnico hanno manifestato grande interesse verso di lui. Giocando con il 4-4-2 serviva un'ala di gamba a destra. Quando un club di questo spessore ti chiama non ci pensi due volte. Operazione abbastanza rapida".

Qualche italiana si era interessata a lui?

"Per lui c'era il problema legato al fatto che non avesse il passaporto comunitario, ma senegalese. Non era facile per le italiane. C'è stato qualche sondaggio dalla Serie A e dalla Premier, ma niente di concreto".

Dahoud come mai ha scelto proprio il Brighton?

"È uscito a parametro zero dal Borussia Dortmund e aveva diversi club interessati. Abbiamo dato priorità al Brighton perché è un giocatore di qualità e propositivo. Un progetto come quello di questa squadra, con De Zerbi, ha fatto breccia nel cuore del giocatore. Ha trovato una filosofia consona a quelle che sono le sue corde e qualità tecniche. Sabato contro lo United ha giocato titolare, sta ritrovando la forma dopo un periodo difficile. Sta ritrovando continuità rispetto al campionato dove giocava precedentemente. Un contesto molto positivo come abbiamo visto per altri giocatori che stanno esplodendo sotto l'ala del tecnico".

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