Il gran Premio di Singapore ha visto il trionfo, strameritato, della Ferrari di Carlos Sainz. Ma ora qualche problema può nascere con Charles Leclerc
Un fine settimana memorabile, da custodire gelosamente tra i ricordi più belli. È probabile che la Ferrari sia ancora distante dalla Red Bull, che ad oggi resta inavvicinabile e lo sarà forse anche nel 2024, ma di certo i progressi compiuti dalla scuderia di Maranello nelle ultime settimane sono indiscutibili.
Il Gran Premio di Singapore ha visto il trionfo, legittimo e strameritato, di Carlos Sainz, il primo della stagione per la Rossa e il secondo in carriera per il pilota madrileno. Chi ha avuto modo di assistere alla gara di Marina Bay ha potuto godere di un grande spettacolo, alla luce delle tante emozioni che si sono succedute in pista.
Per la prima volta nella stagione di Formula 1 le invincibili Red Bull sono rimaste ai margini dei duelli per i primi posti. E Max Verstappen ha visto così fermarsi a dieci la serie di vittorie consecutive. Niente di drammatico, ci mancherebbe: il titolo mondiale, il terzo consecutivo per l’olandese, non è in discussione. Ma questa gara ha dimostrato che nessuno è imbattibile.
La festa a Singapore è dunque tutta colorata di rosso: ai box del Cavallino Rampante sorridono tutti, tranne uno. Alla gioia sfrenata di Sainz ha fatto da contraltare l’amarezza da parte di Charles Leclerc. Il pilota monegasco, al di là delle consuete frasi di circostanza pronunciate davanti ai microfoni, non è riuscito a nascondere la sua delusione.
Leclerc, l’amarezza è tangibile: cambiano le gerarchie alla Ferrari?
Se i dirigenti della Ferrari dovessero fare una valutazione alla luce degli ultimi due Gran Premi disputati, quello d’Italia a Monza e di Singapore, non avrebbero dubbi: Carlos Sainz diverrebbe la prima guida a furor di popolo con un robusto distacco nei confronti del talento monegasco.
In realtà non è così, almeno non ancora. Saranno i risultati da qui alla fine dell’anno a definire le reali gerarchie all’interno della Ferrari. Il dato oggettivo è che nelle ultime due gare Sainz ha surclassato Leclerc sia in prova che in gara: con il terzo posto ottenuto a Monza e il primo a Singapore il madrileno ha le carte in regola per stravolgere gli equilibri interni.
Mentre dal canto suo Leclerc non può far altro che accettare con un briciolo di amarezza il suo quarto posto: “Sono dispiaciuto perchè mi sarebbe piaciuto essere in una posizione migliore, il passo c’era. Quando Russell e Hamilton mi hanno passato sapevo che era finita”.