Dopo la figuraccia nel derby continuano le critiche all’allenatore del Milan: le ultime sul possibile esonero di Pioli
È andata male, malissimo, al Milan di Stefano Pioli nell’ultimo Derby della Madonnina. La sua squadra, mai realmente in partita, è uscita con le ossa rotte nel confronto contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Cinque sconfitte nelle ultime stracittadine: che l’allenatore di Piacenza sia la kryptonite di Pioli, c’è davvero poco da obiettare. Un Milan spento, che solo in una manciata di rarissime occasioni è riuscito a spaventare nei 90′ i nerazzurri: un film già visto e rivisto a cui i tifosi hanno, probabilmente per la primissima volta dopo la vittoria del 19esimo Scudetto, hanno risposto con una pesante contestazione. Sui social ma non solo, spopola l’hashtag #Pioliout ed è così che l’ipotesi di un esonero stra prendendo fortemente piede nei pensieri dei sostenitori del Milan.
Ma andiamo con ordine, partiamo dall’estate rossonera che è stata caratterizzata da una delle rivoluzoni più generose e importanti dell’ultima decade. Perchè Gerry Cardinale, dopo aver liquidato Maldini e Massara, ha varato un piano specifico per il suo Milan: a partire dal mercato che ha visto stravolta per ben 5/11 l’undici titolare consolidato da mister Pioli. Tanti acquisti che avevano e avranno probabilmente bisogno ancora di tempo prima di ingranare al 100%.
Certo, le prime tre vittorie in campionato condite da prestazioni assai convincenti avevano probabilmente fatto lasciare un messaggio troppo ottimistico sulla situazione in mano all’allenatore di Parma. E Pioli, dopo l’umiliazione con l’Inter, si è anche rifiutato di chiedere scusa ai tifosi accendendo una fiamma che rischia di portare ad un pericolosissimo incendo la panchina su cui siede.
Ma qual è la posizione del club di via Aldo Rossi? In tal senso, nulla è cambiato. Perchè la fiducia nei confronti di Pioli, da parte di dirigenti e soprattutto di Cardinale, è rimasta al momento intatta. Certo, bisognerà vedere dei risultati nell’immediato. Una reazione, specialmente in termini di risultati, nel futuro prossimo. Pioli, che ricordiamo essere in scadenza nel 2025 con il ‘Diavolo’, si giocherà quindi molto del suo futuro a Milano da qui alle prossime gare.
Newcastle, Hellas Verona, Cagliari e Lazio chiuderanno un cerchio per quel che riguarda il mese di settembre: ma l’ottobre per il Milan sarà un inferno. Genoa, Juventus e Napoli in Serie A, Borussia Dortmund e PSG (entrambe in trasferta) per gli impegni di Champions League.
La parola, come consueto, passerà al campo. La fiducia, al momento, c’è tutta. Ma Pioli deve rispondere coi fatti alle critiche, più che legittime, che i sostenitori del Milan hanno formulato dopo la debacle nel derby.
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