L’argomento continua a tenere banco all’interno del paddock. A dire la sua stavolta è Helmut Marko, super-consulente della Red Bull
Nei giorni scorsi, Felipe Massa ha manifestato l’intenzione di agire legalmente contro la FIA e la Formula 1 al fine di vedersi assegnare la vittoria del campionato piloti 2008. In quell’anno, lo ricordiamo, la stagione fu “condizionata” dal cosiddetto Crashgate, caso che vide protagonista la Renault durante il Gran Premio di Singapore.
Cosa successe? L’allora boss della compagine francese, Flavio Briatore, ordinò a Nelson Piquet di schiantarsi contro le barriere affinché Fernando Alonso – il quale aveva già effettuato una sosta in precedenza – sfruttasse la chiusura della pit lane per prendere il comando della gara. Gara vinta, alla fine, proprio dallo spagnolo.
Uno dei principali danneggiati nell’occasione fu Massa, che vide sfumare la possibilità di raccogliere punti preziosi in ottica iridata, anche a causa di un disguido nell’ambito di un pit stop (trascino la pompa della benzina per diversi metri). Poche settimane più tardi, il brasiliano perse il Mondiale per appena un punto a vantaggio di Lewis Hamilton.
Nel corso degli anni, la vicenda ha avuto numerosi sviluppi, tra condanne, ricorsi e contro-ricorsi che hanno lasciato l’amaro in bocca all’ex ferrarista, rimasto di fatto a mani vuote. Nei mesi scorsi, però, sono arrivate delle dichiarazioni che hanno cambiato nuovamente le carte in tavole. Quelle di Bernie Ecclestone, il quale ha ammesso che lui e Max Mosley – l’allora presidente della FIA – vennero a conoscenza della vicenda prima che scoppiasse lo scandalo, ma scelsero di tacere per tutelare la credibilità della Formula 1.
Torniamo, dunque, all’azione legale che Massa ha intenzione di intraprendere contro i vertici del motorsport. In molti ritengono che il tentativo del 42enne di San Paolo si rivelerà un buco nell’acqua. Altri, invece, sono convinti che ci siano tutti gli estremi per assistere ad uno stravolgimento dell’esito del campionato 2008. Tra questi ultimi c’è il super-consulente della Red Bull, Helmut Marko, che ha addirittura dichiarato di tifare per il buon Felipe.
“Mi sono domandato perché ci sia voluto così tanto tempo prima che questa vicenda venisse a galla“, ha esordito l’austriaco ai microfoni di Kronen Zeitung. Poi ha sottolineato: “Quella del giro in cui Alonso decise di fermarsi rappresenta una scelta sospetta”.
Come abbiamo scritto in precedenza, il noto dirigente è dell’idea che l’ex ferrarista potrebbe presto raccogliere i frutti del lavoro dei suoi avvocati: “Se ci sono nuovi fatti, la questione può essere riaperta. A quel punto si aprirebbero scenari non così remoti in termini di riassegnazione del titolo. Fu terribile vederlo festeggiare per 20 secondi la vittoria del titolo in Brasile prima che svanisse tutto”. Nel finale dell’intervista, Marko si è anche lasciato andare ad una frase destinata ad accendere gli animi: “Vorrei che Massa vincesse la causa, il signor Hamilton per il quale i record non sono importanti ne avrebbe uno in meno”.
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