La vicenda su Paul Pogba ha raggiunto toni quasi grotteschi, ma la comunicazione sul congelamento dello stipendio fa discutere ancora
Paul Pogba guadagnerà il minimo sindacale, ben lontano quindi dall’ingaggio faraonico ricevuto sinora nonostante l’impiego marginale in campo. Su ‘Tv Play’ ne ha parlato anche l’avvocato Gabriele Pezzano.
La situazione in casa bianconera è diventata fin troppo spesso surreale negli ultimi tempi considerando tutte le vicende particolari che hanno investito il club. La Juventus è una squadra spesso bersagliata da problemi di varia natura e di certo l’ultimo caso arrivato è stato del tutto imprevisto.
Il caso doping per Paul Pogba sta monopolizzando l’attenzione: i tifosi hanno già scaricato il francese. La pazienza umana ha un limite su tutto, il centrocampista ha messo a dura prova l’amore dei fan, che lo hanno atteso invano per lungo tempo. Il futuro andrà decifrato, ma questa sospensione dello stipendio è un atto che piace a molti supporter bianconeri… e anche alle casse della società.
Non è facile districarsi in questa materia, il francese dovrà dimostrare la sua totale innocenza e dichiarare di avere assunto il testosterone per sbaglio. Una leggerezza che comunque costa cara, partendo proprio dallo stipendio per non parlare delle prospettive di carriera, ridotte a un lumicino ormai.
A fare chiarezza ci pensa l’avvocato Gabriele Pezzano che – in live su Tv Play – ha così spiegato cosa potrebbe accadere: “Da quello che sta emergendo sembra sia stata rinvenuta una pomata assunta, e ciò sarebbe stato fatto senza comunicarlo ai medici sociali. Ciò indispettisce la società ma ne garantisce l’estraneità”.
La Juve si tirerebbe fuori per le responsabilità, i problemi rimarrebbero unicamente per Paul Pogba: “La squalifica più grande è di quattro anni, che ci sarebbe in caso intenzionale. In caso accidentale e inconsapevole la squalifica sarebbe inferiore, ma non è facile provarlo e andranno viste anche le scelte difensive”.
La situazione non è facile, la Juve vuole ormai concludere il suo rapporto con Pogba. Del resto, difficilmente si può trovare una giustificazione, anche nel caso di assunzione involontaria il calciatore potrebbe rimanere a lungo fermo, e diventare comunque un peso per la società. Non dal punto di vista economico, in quanto avrebbe comunque il minimo sindacale, quanto proprio per l’armonia del gruppo. La società è quindi in una posizione particolare e l’epilogo della vicenda è tutto da decifrare.
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