Marc Marquez è di fronte ad un bivio importante: l’obiettivo è tornare competitivo nel 2024, costi quel che costi. La Honda cercherà di accontentarlo
Le parole dell’otto volte campione del mondo sulla nuova moto dell’HRC sono piuttosto chiare e già infiammano i suoi tifosi. Un retroscena che sta facendo molto discutere dopo Misano.
Il Gran Premio di Misano è andato in giudicato con la vittoria di Jorge Martin, doppia se si considera anche la Sprint Race del sabato. Il pilota spagnolo ha avuto la meglio su un coriaceo Marco Bezzecchi e su uno stoico Pecco Bagnaia, entrambi acciaccati dopo le cadute di Barcellona. Davanti al pubblico di casa i piloti della Ducati hanno voluto dare tutto, stringendo i denti ed esaltando i fan con il loro cuore.
Chi si è rivisto in top-10 è Marc Marquez, piazzatosi al settimo posto dopo una bella battaglia con le Aprilia. Lo spagnolo ambisce ovviamente a ben altre posizioni, ma vedendo il loop in cui era inserito c’è comunque da sorridere. La Honda non ha fatto nessun passo avanti dal punto di vista tecnico e la prestazione è solo frutto della bravura del #93. Senza correre eccessivi rischi si è difeso discretamente, rimediando pur sempre una decina di secondi dai migliori.
Proprio per questo assumeva una grande importanza il test che è andato in scena sempre a Misano, il giorno seguente il Gran Premio.
Marquez, la nuova Honda non lo soddisfa: “Non abbiamo fatto passi avanti”
Il problema per Marquez e per la Honda è che la nuova versione dell’HRC non sembra essere così migliorata rispetto a quella attuale. La versione 2024, portata in gara domenica da Stefan Bradl non va più forte. Una RC213V con alcune novità, con un lavoro alle spalle sicuramente più accurato ma che per ora non porta frutto.
Proprio Marquez, parlando con i giornalisti alla fine della sessione di prove non ci è andato giù leggero: “Il telaio è cambiato però i problemi principali sono rimasti gli stessi. Sono arrivati un nuovo aerodinamico dalla F1 e nuovi ingegneri ma non stiamo migliorando i tempi”.
Il fenomeno di Cervera si è mostrato motivato di continuare a spingere per progredire, ma di certo non può essere soddisfatto. “Purtroppo anche se un pilota si aspetta sempre il meglio, in questo test non abbiamo migliorato la prestazione”. I tecnici ora dovranno cercare di mettere insieme i dati raccolti per presentarsi a Valencia (per l’ultima sessione di test 2023) con ben altro potenziale da mettere in mano al #93.